Eppure esiste ancora un fortino viola Può essere questa l’arma vincente
Al di là delle polemiche che stanno avvelenando da giorni il mondo viola, rimane un fatto positivo e indiscutibile: sul piano dei risultati la Fiorentina rimane lassù. E’ vero che il Napoli sta staccando progressivamente tutti e che la Juve ha portato via ai viola punti su punti, ma è altrettanto inconfutabile che l’Inter è rimasta lì, schiacciata dal Milan nel derby – Milan che adesso si rilancia prepotentemente, quasi scossa dalle parole di Barbara Berlusconi – e che la Lazio pare molto lontana dalla squadra diabolica di una anno fa. Anche la Roma nonostante l’ingresso di Luciano Spalletti alla guida tecnica non è riuscita a cambiare ritmi. Quindi anche se il mercato si è svolto portando più “dolori” che “gioie”, rimane il fatto che la Fiorentina anche a Genova è uscita con qualcosa in mano e ora complice la gara col Carpi ha la possibilità di restare comunque in scia nella lotta per le prime posizioni. Certo, bisogna anche sottolineare che la squadra non è più brillante come qualche settimana passata. Basta guardare i numeri. Fino a poco tempo fa, viaggiava alla media di due punti a partita mentre dall’inizio di gennaio questa stessa media si è bruscamente abbassata a 1,5. Davanti a questa situazione è chiaro che bisogna anche mettere in luce quello che non sta funzionando come una volta. Sono in calo giocatori fondamentali: parliamo di Kalinic, Borja Valero, Babacar, Vecino, Alonso per non dire di un Roncaglia, che sembra tornato al suo rendimento peggiore. C’è la speranza che qualcosa possa cambiare con i nuovi arrivi? Il dubbio è legittimo anche perché da quello che si è intravisto fino ad ora nessuno è rimasto abbagliato dall’ingresso in campo di Tino Costa e Zarate. Speriamo che Tello possa invece far rivivere i giorni belli con i riflettori accesi su Salah, Joaquin o anche Cuadrado, ma la cosa più importante sarebbe ritrovare d’incanto la migliore Fiorentina di inizio stagione. Speriamo che, finito il mercato e dunque archiviati i veleni, pure Sousa possa ritrovare il sorriso anche perché quello visto recentemente ci è apparso…..giallo come un limone. Si vede che non è rimasto soddisfatto dell’andamento delle cose. A fargli tornare il buon umore, se non i Della Valle potrebbero essere i giocatori. E’ indiscutibile che il gruppo abbia retto ed è da questo che si deve ripartire. La squadra è solida, lo è intorno al proprio allenatore: forse non lo è mai stata in questo modo se non ai tempi di Cesare Prandelli. Per assurdo, questa nostra annotazione potrebbe diventare “pericolosa”, ma al momento rimane una certezza. Esiste ancora un fortino viola: che possa essere questo la carta vincente. E’ la speranza di tutti.
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