E’ tornato il sorriso
Quello che contava era tornare a vincere. E la Fiorentina ci è riuscita. La gara contro il Torino non era affatto facile, perché Sousa l’ha dovuta affrontare senza il 75% del suo centrocampo. Fuori Vecino, fuori Badelj, il tecnico portoghese ha dovuto rilanciare Verdù, al debutto dal primo minuto in campionato, e utilizzare poi, a gara in corso, Tino Costa e pure Mauro Zarate. Non è stata scelta una bella partita, ma sicuramente concreta e utilissima per riprendere il cammino. Ancora una volta i viola hanno potuto applaudire Ilicic. Lo sloveno che solo un anno fa, o poco più, pareva destinato ad andarsene dopo una sorta di mezzo fallimento con i tifosi che lo contestavano e il club che pensava di cederlo. Adesso è lui il protagonista: dieci gol in campionato, uno dei suoi record personali. Nella stagione 8 gol su 12 li ha realizzati da calcio piazzato: un “cecchino” fondamentale per una squadra specie quando ha difficoltà ad andare al tiro.
Col Torino i viola hanno ritrovato il miglior Babacar. Il senegalese ha colpito per l’impegno e la voglia di dare il proprio contributo. Non ha segnato, ma ha aiutato a segnare Ilicic procurando il calcio di punizione decisivo e Gonzalo, conquistando il corner battuto da Pasqual. Non solo, va ricordato che in questa gara è tornato a sorridere anche Tatarusanu che sull’1-0 è intervenuto positivamente su una conclusione velenosa di Baselli. Quello che conta, poi, è che tutto è avvenuto in pieno calcio mercato, periodo difficile da gestire e con Pradè che sta cercando di ottenere il sì anche per il difensore in più che Sousa chiede da questa estate. Non è detto poi che non venga anche un ultimo colpo, quel centrocampista che andrebbe a sostituire Suarez, oramai corpo esterno di una Fiorentina che ha bisogno di allungare una coperta che comunque ci pare farsi sempre meno corta.
La classifica dice che niente è perduto, la zona Champions è ancora stretta in pugno e la vittoria col Torino sicuramente aiuterà ad andare a Genova con un pizzico di ottimismo in più e poi, non dimentichiamolo, ci sarà il grande appuntamento di Londra per giocarsi anche l’Europa League. La stagione è tutta nelle mani degli uomini di Sousa e quindi è giusto attingere all’ottimismo e lasciar perdere le previsioni negative. Il giudizio sul mercato, comunque, lo daremo solo al fischio finale: comunque fin qui le cose ci sono piaciute.
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