E’ finita la benzina
E’ un momento delicato per la Fiorentina, inutile girarci intorno. Il sospetto è che sia finita la benzina: la testa si stanca, le gambe non girano più. Un discorso psico-fisico che scarica i giocatori. Capita quando spingi la macchina sempre oltre i propri limiti. La sensazione è che sul terzo posto stiano calando i titoli di coda: la Fiorentina vede il treno Champions allontanarsi ineluttabilmente. La Roma non è a 5 punti, ma a 6 perché ha vinto entrambi gli scontri diretti con i viola. E poi i giallorossi volano, grazie ad una maggiore qualità e ad una guida tecnica di grande spessore. Salvo frenate della Roma, rimontare 6 punti alla squadra di Spalletti sarà un’impresa praticamente impossibile.
E’ più importante, adesso, difendere il quarto posto soprattutto dall’Inter – in questo caso la classifica avulsa premierebbe i viola – piuttosto che dal Milan, formazione con più problemi della Fiorentina. Il club viola deve restare in Europa, non andarci sarebbe un fallimento totale. In frangenti come questo è determinante l’apporto che riesce a dare la società nel fare quadrato e nel sostenere un allenatore con qualche dubbio.
Punti interrogativi naturali che accompagnano la vita in panchina. La scelta della formazione anti-Verona non ha convinto nessuno: troppi cambi rispetto a Roma e alcuni, pensiamo a Kalinic, meritavano la maglia dal primo minuto. Anche perché Babacar francamente non sembra dentro questo progetto di squadra.
E’ il momento delle decisioni e del “mollare mai”. La Fiorentina non può sciupare tutto quello che con le proprie sapienti mani aveva saputo costruire. Coraggio.
I commenti sono chiusi.