De Magistris: “Basta turn over, i più forti devono giocare sempre”
“Sousa ha perso delle certezze… Purtroppo non credo ci saranno grandi soddisfazioni quest’anno per i tifosi viola”. Sono soltanto alcune delle considerazioni fatte da Gianni De Magistris, ex grandissimo nuotatore e pallanuotista, nonché attuale tecnico della Rari Nantes Florentia, intervistato dal Brivido Sportivo in occasione della gara del Franchi tra Fiorentina e Napoli.
Gianni De Magistris, che idea si è fatto della Fiorentina di quest’anno?
«Penso che la Fiorentina sia questa, cioè una squadra che alterna buone prove a brutte sconfitte. Quante volte in questo campionato abbiamo sentito dire “la gara della svolta”? E puntualmente i viola hanno perso punti. C’è grande difficoltà a trovare una continuità di prestazioni e di risultati. Credo che in generale nella nostra Serie A nessuno stia giocando benissimo o sia perfetto, vediamo che anche le big commettono passi falsi. La differenza sta nel fatto che la Fiorentina non possiede giocatori in grado di risolvere le gare più complicate. Non vedo più la squadra dello scorso anno, c’è meno entusiasmo e molti giocatori stanno rendendo meno, vedi Badelj, Vecino, Borja Valero…».
Cosa pensa di Paulo Sousa?
«Ritengo che il portoghese sia un buon allenatore e una persona in gamba, anche se certe volte non capisco le sue scelte. Ad esempio, la settimana scorsa a Genova ha schierato una formazione incomprensibile: Zarate prima punta? Kalinic e Chiesa fuori? Sono contrario al turn over, conosco la fatica di giocare ogni quattro giorni ma i più bravi non vogliono mai uscire dal campo. La Fiorentina ha dei giocatori che sono imprescindibili. Sousa in questo momento mi sembra poco tranquillo, come se avesse perso delle certezze».
Adesso arriva il Napoli: che partita sarà?
«E’ una gara che non ha bisogno di essere caricata, i giocatori sanno l’importanza e troveranno da soli le motivazioni. E’ una partita ricca di fascino, tra due squadre che sanno giocare al calcio. Mi aspetto una Fiorentina garibaldina, indiavolata, che voglia riscattare a tutti i costi il doppio ko contro Genoa e Lazio. Anche se il Napoli ultimamente ci ha fatto brutti scherzetti. Sarà una bella partita, combattuta, da tripla. Dovessi dare un piccolo vantaggio ad una delle due squadre, lo darei ai viola: giocare davanti al proprio pubblico dovrebbe favorirci… anche se fino ad ora spesso non è stato così».
Chi saranno secondo lei i protagonisti della serata?
«Mi spaventa molto Mertens, lo reputo un grande giocatore e lo ha dimostrato con il poker rifilato al Torino. Per la Fiorentina, invece, dico Kalinic: è lui l’uomo più pericoloso, quello che può fare la differenza, il nostro serpente d’area di rigore».
In panchina siederà un certo Sarri, che in tanti a Firenze lo vorrebbero per il dopo Sousa…
«Non so dire se Sousa lascerà la Fiorentina a giugno, è molto probabile, ma nello sport tutto dipende dai risultati: se nei prossimi sei mesi dovessero esserci grandi vittorie, credo potrebbe anche restare. Nell’eventualità che il portoghese lasciasse, Sarri sarebbe un nome ideale: mi piace il suo modo di allenare e il calcio che propongono le sue squadre. E in più mi piace molto a livello umano, sembra amato dai giocatori».
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