David Pizzarro, piccolo-grande Pek
E’ soprannominato il “Pek”, diminutivo che significa piccolo, in realtà sul campo di calcio è sempre stato un grande, a dispetto del suo metro e 68 centimetri. David Pizarro è nato come trequartista, ma il meglio di sé lo ha dato da regista, una ruolo che ha cominciato a interpretare ai tempi dell’Udinese su intuizione di Luciano Spalletti. A Firenze è approdato nel 2012, a 33 anni suonati. A volerlo fu Vincenzo Montella, che lo aveva avuto come compagno di squadra nella Roma. A prenderlo, a zero euro, fu Daniele Pradè, resuscitandolo dal fallimento dell’esperienza inglese con il Manchester City. Molti lo davano per finito, commettendo un errore di valutazione imperdonabile. Perché Pizarro, in maglia viola, fu protagonista di una seconda giovinezza, tornando a essere tra i centrocampisti migliori della serie A per la bellezza di tre stagioni. Indispensabile regista di una Fiorentina capace di centrare 3 quarti posti consecutivi, una semifinale di Europa League e una finale di Coppa Italia. Una squadra il cui gioco passava tutto dai piedi del Pek, piccolo-grande uomo, prima che ottimo giocatore. Memorabile la sua sgridata ad un allibito Savic reo, a suo modo di vedere, di perdere tempo a Londra contro il Tottenham sul risultato di 1-1. Perché Pizarro voleva sempre vincere e ci provò, senza riuscirci, anche con la maglia viola addosso. Oggi, 11 settembre, nel giorno del suo 39esimo compleanno noi del Brivido Sportivo non potevamo non fargli tanti auguri.
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