Dati: “Commisso è già uno di noi. La squadra gioca bene, ma serve un centravanti”
Dopo la bella prestazione contro la Juventus, la Fiorentina cerca la prima vittoria al Franchi contro la Sampdoria di Eusebio Di Francesco, nome più volte accostato alla panchina viola. La squadra di Montella riparte da alcune certezze granitiche: il ritrovato entusiasmo della tifoseria, la seconda giovinezza di Frank Ribery e il talento cristallino di Gaetano Castrovilli.
Per parlare di tutto questo e molto altro, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Luciano Dati, storico e simpaticissimo massaggiatore della Fiorentina anni ’90, famoso per i suoi travestimenti e le sue gag con Batistuta e compagni .
Luciano Dati, che giudizio si sta facendo sulla Fiorentina di quest’anno?
«Ho l’impressione che abbiamo tra le mani una buonissima squadra, un bel mix di giovani di talento e calciatori di esperienza internazionale. Mi piace molto l’idea sulla quale nasce la nuova Fiorentina. Contro la Juventus Montella ha trovato un’ottima soluzione, passando al 3-5-2, anche se a mio avviso c’è bisogno di un po’ di peso in attacco. Però sono dettagli che verranno limati col tempo, intanto prendiamo le molte cose positive viste fin qui».
Quali sono le prime cose positive che le vengono in mente?
«Entusiasmo, Ribery e Castrovilli. I tifosi della Fiorentina sono splendidi, hanno un entusiasmo e un calore difficili da trovare altrove… Basti pensare ai 32.000 della C2. Sulla loro passione dobbiamo costruire qualcosa di importante. Poi Ribery, eccezionale! Un calciatore a fine carriera, che ha vinto tutto e potrebbe adagiarsi scegli di venire a Firenze e lotta come un leone. Contro la Juventus sembrava un ragazzino che vuole affermarsi… davvero straordinario! Non me lo aspettavo. Infine Castrovilli, giocatore incredibile e che può soltanto crescere e migliorare».
A proposito di Castrovilli, si fanno paragoni importanti…
«Il ragazzo è un talento purissimo, ma il paragone con Giancarlo mi sembra un po’ esagerato. Facciamolo crescere con calma, senza troppa pressione, e godiamocelo».
Poco fa ha parlato di entusiasmo, e uno degli artefici di questo è sicuramente il Presidente Rocco Commisso. Che impressione le ha fatto il tycoon italo-americano? Anche a lei ricorda un po’ Vittorio Cecchi Gori?
«Mi ha fatto una impressione assolutamente positiva. È un personaggio estremamente simpatico e caloroso. È vero, ci sono degli aspetti in comune tra Commisso e Cecchi Gori, ma l’italo-americano mi sembra ancora più espansivo di Vittorio. L’ho visto fare i giri di campo, abbracciare uno ad uno i calciatori, andare in trasferta… si vede che ci sente tantissimo. Sembra uno di noi!».
Questa sera al Franchi andrà in scena Fiorentina-Sampdoria, che gara dobbiamo attenderci?
«La Samp mi ricorda molto la mia ultima Fiorentina: Righetti veniva a parlarci e, nonostante fosse una bravissima persona, i calciatori sapevano che non era il presidente. Nei blucerchiati succede lo stesso, si vede che il problema non è la squadra ma la mancanza della società, del “padrone”. Quando il Presidente non è presente, i giocatori inconsciamente perdono qualcosa. Detto questo, però, chi pensa sarà una partita semplice secondo me sbaglia: la Sampdoria non è male come squadra e Di Francesco è un buon allenatore… penso verranno a Firenze per vendere cara la pelle. Ci sarà da combattere, servirà una bella Viola».
Secondo lei cosa manca ancora a questa Fiorentina? È giusto non darsi obiettivi per il momento?
«A mio parere il mister dovrebbe trovare il modo di dare più spazio a Vlahovic. Il ragazzo è fortissimo e la squadra ha bisogno di un centravanti vero. Se Montella riuscirà a consolidare la difesa e trovare la quadra in attacco, ci divertiremo. Sì, penso sia giusto non parlare di Europa o di obiettivi adesso. Dobbiamo fare un passo alla volta, crescere e consolidarci, poi vedremo».
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