Da oggi si accettano solo buone notizie
Sotto il segno del Capricorno. Nicola Kalinic (nato l’8 gennaio 1988) ha preso alla lettera il suo oroscopo che recitava più o meno così: è ora di venire a patti con le proprie debolezze. E lui non ci ha pensato su due volte. Contro lo Slovan aveva fatto due gol, a Cagliari ha messo a segno una tripletta. Cinque gol in tre giorni, quasi un sogno impossibile. Tutta la squadra, in verità, è parsa trasformarsi. Proprio quando, dopo la prima rete del Cagliari, i “piagnoni” stavano per incominciare i loro cori funesti, come sanno fare solo le prefiche (quelle che venivano ingaggiate a pagamento per piangere ai funerali) i viola si sono messi a giocare come una volta. Possesso palla, manovra attenta, movimento corale sono tornati a essere gli ingredienti di quel cocktail di calcio che per metà del campionato scorso aveva conquistato tifosi e osservatori.
Allora è tutto a posto? La crisi non c’è più. Calma, calma. Neanche ai commentatori di Sky si potrebbe concedere tanta superficialità. La Fiorentina si sta ritrovando. Paulo Sousa sembra conoscere gli scritti di Vittorio Alfieri sul teatro: prova e riprova. C’è da lavorare molto, c’è da convincere i giocatori che possono fare molto meglio di quanto hanno fatto finora, c’è da ridurre il numero degli errori. Ecco, se lui riuscirà a far crescere il livello di autostima, allora potremmo davvero tornare a divertirci. Kalinic, Bernardeschi, Borja Valero sembrano già in primavera, lo stesso Ilicic è parso in buona salute, insomma si coglie che il gruppo sta tornando nei suoi “cenci”. Si dirà: ma il Cagliari era la peggior difesa del campionato e non basta una partita per voltar pagina. Certo, ma nel calcio, come nel resto della vita, non s’inventa nulla. Quando una squadra riesce a stare in campo bene, quando tiene il pallone per il 64 per cento del tempo, quando riesce a tirare in porta con frequenza, ebbene allora è lecito essere ottimisti a prescindere dall’avversario. La squadra ha ricominciato a fare dei cross, perfino lo spagnolo Tello sembra qualcosa di più che un semplice scatto sulla fascia. Forse l’equilibrio tattico non è ancora quello desiderato, forse la difesa soffre di qualche distrazione di troppo ma Paulo Sousa, che taluni davano come già “bollito”, ha ancora qualcosa dare. E allora non ci resta che sorridere con un tweet: #da oggi si accettano solo buone notizie…
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