Cinquant’anni fa l’alluvione di Firenze. Anche la Fiorentina aiutò la città a ricominciare
L’acqua, il fango e la nafta che scorrevano impazziti fra le strade di Firenze si sentirono anche alla radio. Fu il giornalista della Rai Marcello Giannini (poi diventato storica voce di 90° Minuto) a farne ascoltare il suono spaventoso in diretta a tutta Italia, calando il microfono dalla finestra della vecchia sede di via Cerretani.
Cinquant’anni fa, il 4 novembre del 1966, l’Arno “offese” la culla del Rinascimento, causando 35 morti e danni catastrofici alle piazze, ai ponti, ai musei, alle attività commerciali e alle case. Una sciagura che, dopo l’iniziale sgomento, non riuscì a sopraffare i fiorentini che reagirono subito, rimboccandosi le maniche, nonostante mancassero acqua potabile, luce e telefono e cominciarono a far fronte alle devastazioni. A Firenze arrivarono anche “Gli Angeli del fango” ragazzi e ragazze provenienti da tutto il mondo che dettero un contributo essenziale per salvare molte delle opere d’arte della città.
Anche i giocatori della Fiorentina di allora si dettero un gran daffare. La squadra avrebbe dovuto giocare, il 6 novembre, la partita casalinga contro il Lane Rossi Vicenza. Naturalmente la gara non fu disputata, lo stadio Comunale era diventato un enorme centro di accoglienza. I calciatori viola scesero in strada per dare il loro contributo concreto. Nella Fiorentina di allora c’erano Enrico Albertosi, Lamberto Boranga, Giuseppe Brizi, Marcello Diomedi, Ugo Ferrante, Bernardo Rogora, Giampiero Vitali, Mario Bertini, Mario Brugnera, Giancarlo De Sisti, Salvatore Esposito, Piero Lenzi, Claudio Merlo, Giovan Battista Pirovano, Luciano Chiarugi, Giuseppe Cosma, Kurt Hamrin e Marzio Magli. L’allenatore era il grande Giuseppe Chiappella.
I viola tornarono in campo il 13 novembre a Foggia, con il lutto al braccio. Il loro scopo, da quel giorno in avanti, fu regalare a Firenze gioie sportive che, almeno per qualche istante, riuscissero a far dimenticare il dramma dell’alluvione. La Fiorentina vinse per 2-1 in Puglia, grazie ai gol di Chiarugi e De Sisti. Sarà solo l’inizio di una grande cavalcata che, qualche anno più tardi, nel 1969, si concluderà con la conquista di uno storico e indimenticabile Scudetto.
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