Chiarugi: “Lazio poco serena. La Fiorentina può farcela. Commisso straordinario”
La Fiorentina vuole allungare la striscia positiva di vittorie casalinghe dopo mesi in cui vincere sembrava divenuto impossibile, ma sulla sua strada c’è un avversario tutt’altro che semplice: la Lazio di Simone Inzaghi, che anche quest’anno parte con l’obiettivo Champions League.
Per analizzare il match e in generale la stagione delle due squadre, abbiamo intervistato Luciano Chiarugi, grande ex viola premiato pochi giorni fa proprio dal Brivido Sportivo quale protagonista dello Scudetto della stagione 1968/69.
Chiarugi, secondo lei la Fiorentina ha imboccato la strada giusta?
«Penso proprio di sì. La partenza è stata difficile, complice anche il calendario, c’erano tante perplessità e timori, ma a lungo andare sono emersi dei valori notevoli. La Fiorentina ha affrontato alla grande partite sulla carta proibitive, penso al Napoli e alla Juventus, ma anche all’Atalanta. Questo ha certamente dato morale alla squadra, ne ha rinvigorito le certezze. Adesso la Viola è sulla strada giusta, ed è merito di tutti: i giocatori stanno dando il massimo, l’allenatore sta facendo un lavoro veramente interessante, la società si è mossa bene. Bravi tutti».
Sull’allenatore sono piovute molte critiche a inizio stagione…
«Il ruolo dell’allenatore, specie in Italia, è sempre soggetto a critiche. Su Montella ne sono piovute di feroci, forse immeritate anche, ma mi sembra che adesso abbia messo tutti d’accordo. Il cambio di modulo e la scelta di giocare senza una vero centravanti sono state grandi intuizioni del mister. Facciamolo lavorare con serenità».
Chi sta lavorando bene è certamente Rocco Commisso. Che giudizio si è fatto dell’italo-americano?
«È impossibile avere un giudizio negativo, fino ad ora. Commisso è arrivato a Firenze con grande personalità ma anche umiltà, dimostrando fin da subito di avere voglia di fare. Poche chiacchiere, tanti fatti. Mi sembra una persona d’onore, che fa ciò che dice… e questo è bellissimo. A mio parere dovremmo dargli tutto ciò che chiede, perché se lo lasciamo lavorare ci farà divertire e farà grandi cose per Firenze e per la Fiorentina. Se riuscisse a fare lo stadio, dopo il centro sportivo, saremmo di fronte ad un qualcosa di straordinario».
Veniamo al campo, perché oggi al Franchi la Viola affronterà la Lazio. Che squadra è quella di Inzaghi? Che gara dobbiamo aspettarci?
«Francamente mi aspettavo qualcosa in più dalla Lazio, ma dobbiamo ammettere che ha avuto anche un pizzico di sfortuna in certe situazioni. Inzaghi ha tra le mani una squadra dal bel potenziale, basti pensare a che giocatori può schierare, ma ho l’impressione che l’ambiente debba trovare un po’ più di serenità. Quando non vince, l’allenatore è poco tranquillo… e questo può influire sul rendimento dei calciatori. A Firenze non sarà facile per i biancocelesti, questo è sicuro: la Fiorentina ha grande morale, è in crescita e può contare su due giocatori che fanno la differenza come Chiesa e Ribery. È una gara assolutamente aperta ad ogni risultato, nessuna delle due parte sconfitta in partenza».
In conclusione, una battuta sul premio che ha ricevuto pochi giorni fa alla Fiera di Scandicci proprio dal Brivido Sportivo…
«Il premio è qui davanti a me, mentre parlo con lei. È stato un vero onore riceverlo perché lo ritengo un bellissimo omaggio, un premio importante. È il riconoscimento di ciò che abbiamo fatto per la Fiorentina e per i tifosi. E poi, riceverlo in una cornice di pubblico così bella, accanto a due amici come Giancarlo Antognoni e Claudio Merlo è stato davvero emozionante. Grazie Brivido, grazie di cuore!».
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