Casarsa, il centravanti di manovra che tirava i rigori da fermo
Un passo e via. Per non dare al portiere il tempo di intervenire. Gianfranco Casarsa i rigori li batteva da fermo e fu uno dei primi a farlo nel calcio europeo. Freddezza e abilità tecnica non gli mancavano, qualità che gli consentivano di guardare negli occhi il portiere e di spiazzarlo regolarmente (o quasi). La Fiorentina lo acquistò nel 1974 dal Bari, dove, lui friulano di Udine, era finito quasi per caso. Con i pugliesi, nel campionato di serie B, aveva dimostrato le sue doti di centravanti “di manovra”, potente fisicamente e abile con i piedi. Nella Fiorentina non fu subito titolare, ma poi si conquistò la maglia, contribuendo al successo in Coppa Italia del 1975, manifestazione nella quale realizzò anche una rete decisiva (guarda caso su rigore) nella finalissima col Milan e servì l’assist per il gol vittoria di Rosi. A Firenze rimase 4 stagioni, disputando 136 partite con 31 reti all’attivo. Fu anche al centro di un episodio clamoroso: nel settembre del 1977 fu schierato titolare da Carletto Mazzone nella partita di Coppa Uefa contro lo Schalke 04. Nessuno si ricordò, neppure lui, che doveva scontare una squalifica maturata in Coppa delle Coppe due anni prima. Così la Fiorentina perse a tavolino quella gara (finita 0-0 sul campo). Nel 1978 fu ceduto al Perugia, dove contribuì allo storico secondo posto degli umbri del 1979, concludendo il campionato da imbattuti. Nel 1980 fu anche arrestato, coinvolto nello scandalo del calcio scommesse, uscendone assolto sia nel processo sportivo che in quello penale. Appese le scarpette al chiodo iniziò la carriera di allenatore, guidando anche la Pistoiese nel 1996-97, decidendo poi di staccare completamente col mondo del calcio per uscire volontariamente dai riflettori e dedicarsi a una vita “on the road”. Oggi, 28 marzo, compie 63 anni e noi del Brivido Sportivo non ci siamo dimenticati di fargli gli auguri di buon compleanno!
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