C’è chi lo vorrebbe sindaco di Firenze, chi si stropiccia gli occhi ogni volta che lo vede dispensare lezioni di calcio con la maglia della Fiorentina e chi lo ammira soprattutto per la sua grande disponibilità, qualità non comune in un mondo come quello del calcio, che tende a prendersi fin troppo sul serio. Di sicuro chi ama la Fiorentina non può non voler bene a Borja Valero, arrivato a Firenze in punta di piedi nell’estate del 2012 ed entrato di prepotenza nel cuore di tutti i tifosi viola. Perché Borja “non se la tira”, vive la città di Firenze a 360 gradi con inconsueta (per un calciatore di successo) normalità. Partecipa, sempre con il sorriso sulle labbra, agli eventi di beneficenza e non si stanca mai di fare selfie e autografi con chiunque glielo chieda. Sul piano sportivo, poi, Borja è un esempio di professionalità e di attaccamento alla maglia. Non si specchia nella sua classe da “Professore”, ma corre a perdifiato, mettendo sempre in campo fino all’ultima goccia di energia. Il suo difetto? Segna poco: sole 15 reti su 189 presenze con la Fiorentina. In questa stagione non ha ancora fatto gol… domenica c’è la Juve e sarebbe l’ora di sbloccarsi…
Quest’estate la sua storia d’amore con Firenze è stata messa a serio rischio dall’offerta principesca della Roma, ma alla fine Borja è rimasto qui: “Non so se quel treno sia mai passato davvero questa estate – ha dichiarato lo spagnolo – e in ogni caso non ho voluto ascoltare, perché ho avuto la fortuna di poter scegliere”. Lui ha scelto la città del Giglio e la maglia viola con cui vorrebbe chiudere la carriera e, poi, iniziare anche una nuova avventura da dirigente.
Ma per mettersi dietro la scrivania c’è ancora tempo, oggi compie 32 anni (è nato il 12 gennaio del 1985) e sogna di sollevare un trofeo da capitano della Fiorentina. Un sogno condiviso con tutti i tifosi viola. E allora tanti auguri Borja!