Blindiamoli tutti, Babacar e soprattutto Montella
Ormai non c’è tregua, è mercato tutto l’anno. Non esiste più un mese, un giorno, un momento in cui gli allenatori e i giocatori possono lavorare in pace, senza dove fronteggiare, rintuzzare i rumors di operazioni, ammiccamenti, trattative che li riguardano più o meno direttamente. Intorno a Khouma Babacar, anche a causa della poca chiarezza sulle gerarchie dei suoi procuratori, si sta scatenando una vera e propria bagarre. La Fiorentina si professa continuamente ottimista, ma lo era anche con Montolivo prima e con Neto poi. La fiducia può trasformarsi in beffa da un secondo all’altro. E’ necessario immediatamente che Andrea Della Valle prenda in mano la situazione e la risolva d’imperio. Con un intervento tempestivo, decisivo, gestito in prima persona. Pochissimi hanno rimpianto la partenza di Montolivo per Milano, nessuno si è accorto che Neto non è più uno di pilastri di questa Fiorentina, ma nel caso di partenza a zero euro del giovane talento senegalese il danno sarebbe veramente mostruoso. La società non se lo può permettere, a livello economico e d’immagine. Speriamo che questa volta le buone sensazioni si trasformino in inchiostro, nelle firma sul rinnovo a lungo termine del contratto di Baba. Ma il tempo stringe ed ogni giorno che passa è una goccia che scava il solco.
C’è però un’altra situazione impellente che preoccupa e che va presa subito di petto: la posizione di Vincenzo Montella. Ogni settimana arrivano spifferi, specie dai giornali del nord, del corteggiamento insistito del Milan e di altre squadre all’allenatore viola. Forse non tutti la penseranno allo stessa maniera, ma l’Aeroplanino è l’elemento più insostituibile della Fiorentina.
Il modo in cui negli anni ha saputo plasmare la squadra, la leggerezza con cui è riuscito a fare meno dei giocatori infortunati nei momenti cruciali delle stagioni, riaffermando la centralità del gioco della squadra, è qualcosa di superbo ed eccezionale. Montella non viene valutato per quello che realmente vale. Questa è colpa di certa stampa, dell’opinione pubblica e in parte anche dei tifosi. Se veramente i Della Valle vogliono costruire una squadra che stabilmente raggiunge l’Europa e si afferma sul campo internazionale con un marchio preciso, è necessario intervenire e blindare Montella.
E’ indispensabile ricordare e precisare pubblicamente che l’allenatore viola onorerà il suo contratto, magari allungandolo ancora e portandolo almeno fino al 2020. Nel calcio che centrifuga passioni, sentimenti, personaggi e allenatori, dare un senso di stabilità rappresenta un’idea meravigliosa.
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