Bertoni: “Napoli forte, ma Firenze marcherà la differenza”
Daniel Bertoni è uno degli ex più illustri quando si parla di Fiorentina e Napoli. In maglia viola dal 1980 al 1984, sfiorando lo scudetto nel 1982 ed entrando nel cuore di tutti i tifosi viola grazie alle sue giocate spettacolari. Nelle successive due stagioni ha vestito quella degli azzurri, duettando al fianco di un certo Diego Armando Maradona col quale aveva un feeling particolare. Campione del mondo con la Nazionale Argentina nel 1978, ha parlato in esclusiva con il Brivido Sportivo prima della partitissima che segna il debutto dei viola in campionato al Franchi.
Daniel Bertoni che idea si è fatto della Fiorentina che sta nascendo?
“Credo che la squadra costruita sia buona. Le prime cinque partite daranno molte risposte, lì ci renderemo conto di quanto sia o meno pronta per un campionato che mi sembra più impegnativo del passato, visto che tante squadre, anche di medio valore, si sono rinforzate”.
Cosa pensa del suo connazionale Rodrigo De Paul?
“Mi piace, ma è da valutare. Non è un attaccante puro, è un esterno o un centrocampista di destra. Ha buoni piedi e calcia bene, lo conosco fin da piccolo perché un suo familiare è molto amico mio. Mi diceva sempre che avrebbe avuto un futuro, fin da ragazzino”.
Giovanni Simeone, invece, è reduce da una stagione molto deludente…
“Ha fatto abbastanza bene nella preparazione. Io lo terrei e gli darei una possibilità in più. Non so se giocherà titolare, ma lo vedrei anche come riserva e gli darei delle piccole possibilità. La Fiorentina ha tutto il tempo di valutarlo e, in caso di cederlo in prestito a gennaio, se l’esperimento non funziona”.
La Fiorentina inizierà contro il Napoli, una partita che per lei significa molto visto il suo grande passato in entrambe le squadre… Che gara d’esordio si aspetta?
“Il Napoli è forte, prima di tutto non ha comprato molto ma si è rinforzato puntando su pochi elementi di qualità. La Fiorentina ha un buon allenatore, Montella; Ancelotti è un vincente, e lo ha dimostrato in tutti i posti del mondo, dal Milan al Real Madrid. Uno dei migliori tecnici al mondo. Ha formato una buona squadra. Chiaramente gli azzurri sono favoriti, ma vincere a Firenze non sarà facile e sarà una partita tirata. I gigliati dovranno puntare sull’entusiasmo e sulla forza che ti possono trasmettere i tifosi. Io ne so qualcosa…”
C’è un ricordo che la lega particolarmente a questa partita?
“Tanti, sia di quando giocavo nella Fiorentina che nel Napoli. Erano partite tirate, dure. La marcatura era a uomo, non come adesso che si gioca a zona. Sono sempre state gare tatticamente difficili, speriamo lo sia anche stavolta. La prima partita della stagione è importante per il cammino successivo: ti dà la carica. Amo Firenze, nella quale torno sempre volentieri perché la sento la mia seconda casa, e rispetto Napoli, che mi ha dato due anni bellissimi”.
I commenti sono chiusi.