Benelli: “Fateci tornare a sognare, a Bergamo possiamo farcela!”
La Fiorentina affronta il Frosinone in campionato, ma la mente dei tifosi è già a Bergamo, per il ritorno della semifinale di Coppa Italia del 25 aprile. Inoltre, Firenze è attraversata dalla voci di mercato sui suoi gioielli, Federico Chiesa in primis, e sul possibile post-Pioli. Per parlare di tutto questo, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Andrea Benelli, grande campione di tiro a volo (tra i suoi tanti trofei la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atene 2004), oggi Direttore Tecnico della Nazionale Italiana, nonché fiorentino e grande tifoso viola.
Andrea Benelli che giudizio si è fatto sulla Fiorentina targata Stefano Pioli?
«Be’, il decimo posto evidentemente non può piacermi. La squadra quest’anno ha disputato anche belle partite, sono venuti fuori diversi giocatori giovani e di prospettiva, ma nel complesso sta facendo un campionato non all’altezza delle aspettative dei tifosi. E soprattutto non all’altezza dell’importanza del club».
Quali e quante responsabilità dà all’allenatore? Lo confermerebbe il prossimo anno?
«È difficile dirlo, perché non sempre è tutta colpa dell’allenatore se una squadra non va come dovrebbe. Nel calcio, e nello sport in generale, ci sono tante componenti in gioco. Ciò che è certo è che occorrono giocatori di un certo livello per raggiungere determinati traguardi. Occorre il giusto materiale. Non conosco Pioli, ma mi è sempre sembrato un uomo dotato di eccellenti valori umani e un buon allenatore. Forse avrebbe potuto essere ottavo invece che decimo, ma sarebbe cambiato poco».
Il senso della stagione potrebbe cambiare il 25 aprile, in Coppa Italia. Che partita si aspetta?
«L’Atalanta vista nella semifinale di andata e in campionato pochi giorno dopo, era nettamente più forte di noi. Però nel calcio le cose possono cambiare velocemente. In un mese la Fiorentina può esser tornata a brillare e i bergamaschi possono essere in calo. Per questo predicherei calma: possiamo far bene, sarà una gara aperta e la speranza di approdare in finale c’è. Possiamo farcela!».
In campionato invece i viola affronteranno il Frosinone…
«Sì, come detto il campionato ha poco da dire ormai. I ragazzi di Pioli dovranno cercare di centrare la vittoria soprattutto per l’orgoglio, per la maglia che indossano, per i tifosi che li sostengono sempre».
In queste settimane – e presumibilmente nelle prossime – si è parlato molto di Federico Chiesa: secondo lei quale può essere la chiave giusta per trattenere il ragazzo a Firenze?
«Chiesa è un talento incredibile, un ragazzo che ha grandi margini di miglioramento ed è destinato a fare bellissime cose. A queste condizioni societarie, ritengo che la permanenza del numero 25 sia impossibile. Ma attenzione, non per i soldi: a certi livelli si cercano le ambizioni, le vittorie. Penso si commetta uno sbaglio quando si afferma che il giocatore dovrà decidere, è la società che dovrà dire cosa vuole fare. Se si torna ad investire in un certo modo, a crescere e puntare a qualcosa di importante allora Chiesa può restare, altrimenti andrà via».
L’ultima domanda vorrei fargliela proprio sui fratelli Della Valle, e sul loro rapporto con la città: che idea si è fatto in merito?
«Ritengo che i Della Valle siano una famiglia seria e importante, che entrambi i fratelli siano imprenditori di un certo livello e successo. Per queste considerazioni spero che rimangano ancora a lungo a Firenze. Però capisco una bella parte di tifoseria che ha voglia d’altro: a questa città occorre anche un lato passionale, un po’ di coraggio nel fare delle scelte e correre anche dei rischi. A mio parere la proprietà dovrebbe ripensare il suo rapporto con i tifosi, dovrebbe cambiare il modo di gestire il club. Si deve tornare a sognare! Purtroppo dopo Gomez-Rossi, si è infranto tutto. I giovani vanno benissimo, ma si deve capire che solo coi giovani si fanno ottimi bilanci ma non si vince niente. Firenze merita di più!».
Ma lei crede possa avvenire questo cambiamento di volontà e, quindi, di gestione?
«Francamente no. Da tifoso viola lo spero, ma penso sia molto difficile».
I commenti sono chiusi.