Belli no, ma finalmente vivi
Belli? No. Vivi, sì. Ed era quello che contava, ritrovare una Fiorentina che camminasse sulle proprie gambe. In un colpo solo i viola vedono e sentono i propri tifosi che li vanno a trovare prima della partenza per Bologna. Ascoltano le loro richieste, prendono cassette video e fasce con i colori dei quartieri della città. Poi cenano con i Della Valle e lottano al Dall’Ara. Mica sono apparsi miracolati. Errori ne commettono, però segnano un gran gol con il talento di Chiesa e poi si battono per non essere raggiunti. Ecco, quella battaglia per il successo è il dato più interessante. Decisivo. La conferma che questa piccola ed acerba squadra quando mette in campo ogni energia, quando chiede il massimo a cuore e polmoni, alla fine porta a casa qualcosa. A Bologna sono stati tre punti. Un dono formidabile. Al bivio fra tranquillità e paura la Fiorentina ha saputo imboccare la strada giusta. Era quello che contava, era quello che tutti speravamo. Infatti non contava essere belli, bastava essere coraggiosi e avere il senso del dovere, la voglia di andare oltre l’ostacolo. E ora la Juve. Non importa belli, ma vivi sì.
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