Baiano: “Napoli attento, il Franchi è l’uomo in più”
L’ex attaccante: “Il pubblico viola può fare la differenza. La Fiorentina è davvero forte e se supera questo ciclo di ferro la strada sarà in discesa”
Il 24 febbraio scorso ha compiuto 48 anni, ma non li dimostra. Francesco Baiano, per tutti “Ciccio” è stato un grande attaccante, soprattutto quando giocava alla Fiorentina. Cresciuto calcisticamente nel Napoli, ha girovagato mezza Italia prima della sua esplosione al Foggia di Zeman dove andò a pescarlo la Fiorentina per affiancarlo in attacco al grande Gabriel Batistuta con cui formò la famosa “Ba-Ba”, il tandem d’attacco che infiammò Firenze. Lui faceva i gol, ma soprattutto gli assist per il suo grande amico “Re Leone” che non si faceva certo pregare per buttarla dentro. Napoletano di nascita, è stato adottato dalla Toscana e segue sempre la Fiorentina con grande affetto, aiutandoci a vivere la vigilia della grande sfida del Franchi.
Ciccio Baiano, che partita sarà Fiorentina – Napoli?
“Una partita difficile per la Fiorentina, ma anche per il Napoli. Entrambe sono grandi squadre e, oltre ai campioni, hanno qualcosa in più delle altre big del campionato: il gioco. Dunque c’è da aspettarsi un grande spettacolo al Franchi. Il Napoli ha qualcosa in più nella rosa e parte con i favori del pronostico, ma giocare a Firenze non è facile per nessuno e i viola potrebbero fare un brutto scherzo agli azzurri. Il pubblico viola può essere decisivo, come lo era ai miei tempi quando era il nostro uomo in più”.
Crede che questo mese si possa decidere le sorti della Fiorentina ?
“In gran parte sì. Per la Fiorentina quello di stasera è il primo scontro diretto. Poi ci sarà quello importantissimo dell’Olimpico contro la Roma. I viola devono cercare di passare indenni questo ciclo terribile e poi sarà tutta discesa”.
Quante chance ha la Fiorentina di arrivare in Champions League?
“Io dico sempre che i cavalli si vedono all’arrivo e non alla partenza. La strada è ancora lunga per fare delle previsioni, ma i viola sono sulla giusta via. Bisogna solo crederci e farlo fino in fondo. E allora potrebbe essere davvero l’anno giusto per salire sul podio”.
Quali sono le avversarie da temere nella corsa all’Europa dei big?
“Senza dubbio la Roma, è l’avversario da battere. Il caso Totti può aver scosso un ambiente che si era ricompattato con l’arrivo di Spalletti. Vediamo cosa succede perché a Roma l’ambiente influenza molto la squadra. Potrebbe essere un vantaggio per la Fiorentina”.
Dunque Inter e Milan si possono considerare fuori corsa?
“L’Inter è partita a razzo, ma ora si sta affossando da sola. La batosta di Firenze è stata un brutto colpo psicologico e anche la vittoria con la Samp è arrivata con molta più fatica di quanto non dica il punteggio. Il Milan invece ha sempre troppi alti e bassi, se non hai un rendimento costante diventa difficile arrivare in Champions”.
E’ d’accordo con chi critica i Della Valle?
“No. A Firenze i tifosi pretendono sempre tanto, ma bisogna riconoscere a questa società di aver fatto sempre molto bene e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Cosa ne pensa di Paulo Sousa?
“Mi piace molto come fa giocare la squadra. E’ preparato, ma soprattutto trasmette tanto entusiasmo a chi va in campo e questo è un aspetto molto importante. Ha idee diverse e studia bene gli avversari, sorprendendoli con mosse nuove e spiazzanti. Questo gli consente quasi sempre di portare a casa il risultato”.
Chi è il giocatore che fa la differenza in questa Fiorentina?
“Senza dubbio Borja Valero. E’ uno che illumina e che fa bello e cattivo tempo. Mi spiego meglio: quando gioca bene tutta la squadra ne trae vantaggio. Al contrario, se non è al massimo della forma, il collettivo ne risente. E’ l’anima della Fiorentina”.
Chi altro le piace?
“Bernardeschi è un fuoriclasse. Mi piace anche Zarate che mi pare sia stato sottovalutato come acquisto. Quando è in giornata non ce n’è per nessuno”.
Napoli e Juve sono di un altro pianeta rispetto ai viola?
“Sono squadre di un altro livello, ma credo anche che la Fiorentina sia una grande che se la può giocare con chiunque”.
Cosa pensa delle infinte polemiche post mercato di gennaio?
“Che è l’ora di finirla. E’ un male che se ne parli ancora, io penserei solo al calcio giocato. Mi fa strano sentire che il mercato non sia piaciuto. La Fiorentina è una grande squadra e per rinforzarla servivano top player che non potevi trovare a gennaio. Le logiche di mercato sono difficili da capire, il tifoso deve pensare solo a sostenere la squadra”.
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