Baccini: “Il Genoa gioca con la paura. Con Commisso Fiorentina destinata a un grande futuro”
Il popolare cantautore, tifoso genoano doc, si può dire abbia diviso la sua carriera tra calcio e musica. Sì perché prima di diventare un cantante, Francesco Baccini coltivava, come tanti ragazzi, la passione per il calcio, nel ruolo di portiere, sognando la Serie A. E, ironia della sorte, giocò nei Pulcini della Sampdoria, prima di farlo, però, dovette chiedere il permesso al padre, tifoso sfegatato del Grifone, che poi gli attaccò la passione rossoblù. Baccini ha scritto alcune canzoni dedicate alla sua squadra del cuore, come l’inno per il centenario, inciso insieme agli eroi rossoblù che nel 1992 portarono la squadra in semifinale di Coppa UEFA. Ma attenzione però perché Francesco ci svela una curiosità, sulle sue origini…
Francesco Baccini, è vero che lei ha origini fiorentine?
“Sì, in me scorre sangue fiorentino, il mio cognome è toscanissimo. Mio nonno era di Scandicci e parlava solo toscano ed io non capivo niente (ride ndr). Poi però, negli anni ‘20, immigrò”.
Come giudica la prima parte di stagione di Fiorentina e Genoa?
“Deludente, al momento, per entrambe le squadre. Anche se la Fiorentina sta vivendo un momento di ripresa. Il Genoa, invece, sta peggio. Dopo un buon inizio con Andreazzoli, vincendo anche sulla Fiorentina, sembrava si potesse vivere un anno tranquillo. Ma adesso stiamo vivendo una tragedia greca e abbiamo cambiato 3 allenatori in 3 mesi. C’è molta confusione. La classifica piange e la situazione societaria non è buona”.
Il cambio di panchina era necessario per entrambe?
“Era giusto prendere questa direzione e sia il Genoa, con Nicola, che la Viola con Iachini, sono andate sull’usato sicuro scegliendo ex giocatori che hanno lasciato un segno importante”.
Presidenti a confronto: che idea ha di Commisso e Preziosi?
“Il nostro presidente è contestato da anni, ormai è del tempo che non si fa vedere neppure allo stadio. La tifoseria del Genoa è molto caliente, da una parte è un bene ma può diventare anche un male… non c’è un progetto di squadra, c’è solo un gran viavai. Commisso, invece, ha un grande entusiasmo, vuole rilanciare il progetto, in futuro ci sono tutti i presupposti per cui possa fare molto bene”.
Si aspetta qualcosa dal mercato rossoblù?
“Per Iago Falque metterei la firma domani. Servono giocatori di esperienza. Alla Fiorentina ruberei Chiesa!”.
Che partita sarà tra Fiorentina e Genoa?
“Ci sarà grande attenzione a non perdere da entrambe le parti. La classifica, soprattutto per il Genoa, fa paura e i giocatori si vede che giocano bloccati in campo, con la paura di sbagliare. Sarà una gara molto tattica e un risultato positivo o negativo per le contendenti potrebbe essere decisivo per il prosieguo. Il calcio vive di momenti, come la musica, basta trovare due canzoni giuste o viceversa due partite vinte e tutto si può risollevare”.
Ha in programma una nuova canzone per il suo Genoa?
“Ho fatto già 2 canzoni per il Genoa, una sul centenario, l’altra è l’Inno Genoa che viene sempre proposta allo stadio. Davvero un grande onore”.
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