Arriva il Cagliari: Gomez faccia gli scongiuri
Dimenticare la sfida della stagione passata alla terza giornata. Quel match lunch del 14 settembre 2013 finito 1-1 viene ricordato come quello del primo grave incidente occorso a Mario Gomez all’inizio della ripresa dopo un brutto scontro con il portiere rossoblu Agazzi sul risultato di 0-0. Poi il gol di Borja Valero al 26’ del secondo tempo e la replica di Pinilla al 44’. Infine la mancata concessione da parte dell’arbitro De Marco di un rigore netto a favore dei viola nel recupero e la conseguente espulsione di Pizarro per proteste. Oltre il danno anche la beffa. Molto meglio erano andate le cose nella prima stagione di Vincenzo Montella a Firenze, nel 2012/13. Il 4 novembre 2012 i viola, infatti, battono al Franchi il Cagliari per 4-1. Gonzalo Rodriguez realizza il gol del vantaggio al 14’. Quasi allo scadere del primo tempo, al 43’, pareggia Casarini. Ma nella ripresa la Fiorentina si scatena. Al 5’ Jovetic segna il gol del nuovo vantaggio e quattro minuti dopo Toni quello del 3-1. Al 36’ Cuadrado chiude la festa, siglando la sua prima rete con la maglia viola.
Com’erano belli, invece, i tempi in cui Fiorentina e Cagliari vincevano gli scudetti uno dietro l’altro. I viola avevano conquistato il primo nel 1956 ed il secondo nel 1969. I rossoblu il loro unico tricolore lo avevano festeggiato nel 1970. E’ una sfida questa, insomma, che alla fine degli anni ’60 e nei primi anni ’70 del secolo passato metteva di fronte due formazioni davvero forti. Il ricordo va all’incontro giocatosi sotto la pioggia battente al Comunale il 15 febbraio 1969 per la diciottesima giornata (allora ce ne erano solo trenta). Le due squadre quel giorno sono insieme al comando della classifica con un punto di vantaggio sul Milan di Nereo Rocco. Il tecnico viola Bruno Pesaola manda in campo la formazione titolare, visto che Chiarugi da oltre due mesi va regolarmente in panchina. Giocano così: Superchi; Rogora, Mancin; Esposito, Ferrante, Brizi; Rizzo( un ex), Merlo, Maraschi, De Sisti, Amarildo. Nelle file dei rossoblu, guidati da Manlio Scopigno, ci sono gli ex viola Enrico Albertosi, Mario Brugnera (ceduti al Cagliari in cambio di Rizzo l’estate precedente, ovvero quella del 1968) e Ricciotti Greatti, oltre a Gigi Riva, l’attaccante più forte del calcio italiano. La Fiorentina inizia la partita a ritmi elevati. Vuole far suo il risultato per staccare il Cagliari in classifica. E dopo appena tre minuti dal fischio d’inizio dell’arbitro Sbardella di Roma, il centravanti Mario Maraschi porta in vantaggio i viola. Il Comunale fa subito festa. I tifosi vedono lo scudetto più vicino. I rossoblu reagiscono e si fanno più volte pericolosi. Ma la squadra di Pesaola regge e a sua volta contrattacca. L’incontro è equilibrato, perché le due formazioni si equivalgono. La Fiorentina, sostenuta dal suo pubblico, sembra in grado di conservare il vantaggio iniziale. Ma quando mancano appena tre minuti al termine, Riva regala ai rossoblu un pareggio a quel punto quasi insperato. Si demoralizzano i giocatori viola. Ma manca il tempo materiale per la reazione. Il sogno di staccare i rossoblu in classifica svanisce proprio nel finale. Ma non è tutto. Il Milan, vincendo a Pisa per 1-0 con un autogol dell’ex libero gigliato Piero Gonfiantini agguanta la Fiorentina e il Cagliari in testa alla classifica. I tifosi viola escono dallo stadio fradici e delusi ma da lì a pochi mesi soltanto festeggeranno la conquista dello scudetto.
I commenti sono chiusi.