Alessandro Benvenuti: “Fiorentina bella e spudorata”
L’attore e regista grande tifoso viola: “Squadra divertente, gioiosa e senza complessi, merito di Sousa. Kalinic stupefacente, Borja Valero leader. Il pari con l’Empoli incidente di percorso”.
Il rocambolesco pareggio nel derby con l’Empoli è ormai alle spalle. La partita di Europa League contro il Basilea è diventata fondamentale per il passaggio del turno e la conquista di un primato nel girone che consentirebbe ai viola un sorteggio soft. Paulo Sousa sembra infatti propenso a schierare la formazione migliore, nonostante ad attendere la Fiorentina in campionato ci sia l’insidiosa trasferta contro il Sassuolo.
Per parlare del match di Basilea, del campionato dei viola e dell’impatto che l’allenatore portoghese ha avuto a Firenze, Il Brivido Sportivo ha contattato l’attore, commediografo, regista, sceneggiatore e scrittore toscano Alessandro Benvenuti, grande appassionato di Fiorentina.
Benvenuti, che impressione le fa vedere la Fiorentina così in alto in classifica?
«A Firenze non possiamo certo dire di essere abituati a vedere la nostra squadra lassù, quindi la gioia è ancora più grande. E’ una posizione di classifica assolutamente meritata e frutto di un bel gioco, di una grande mentalità. Spero soltanto che la tenuta fisica e psicologica regga per tutta la stagione».
C’è qualcosa che l’ha colpita particolarmente di questa squadra?
«Sono rimasto estremamente sorpreso dalla spudoratezza con cui i ragazzi di Paulo Sousa scendono in campo e affrontano gli avversari, indipendentemente da chi si trovano davanti. La Fiorentina, al momento, è una squadra che non soffre complessi di inferiorità, è divertente e gioiosa. Mi sento di dire che è l’unica del nostro campionato con queste caratteristiche. Né Napoli né Roma posseggono questa giovinezza di spirito. Per non parlare dell’Inter, che è una corazzata grigia. Guardo la Fiorentina e mi sembra di veder giocare dei ragazzini: spensierati, senza paura… il mezzo passo falso con l’Empoli è solo un incidente di percorso e nella ripresa la squadra si è ampiamente rifatta da un primo tempo opaco ».
«Quanti meriti dà a Paulo Sousa?
L’allenatore di calcio è un po’ come un regista cinematografico: deve motivare gli interpreti, raccontare una storia che sia credibile e che convinca tutti a dare il massimo. Il portoghese è l’artefice di tutto ciò che di bello stiamo vivendo a Firenze, sta raccontando la storia giusta ai suoi uomini ed ha creato nell’ambiente quella magia che lascia libera la mente di sognare grandissimi traguardi».
Giovedì la Fiorentina è impegnata in Europa League sul difficile campo del Basilea. Che partita si aspetta?
«Credo sarà una partita non facile, ma i viola hanno tutto per poter tornare dalla Svizzera con i tre punti. L’importante, dal mio punto di vista, è che la Fiorentina non cambi mentalità: dovranno giocare come sanno, senza timore…».
Quindi lei è uno di quelli che punta ad andare avanti anche in Europa League?
«Assolutamente sì! Le sembra che il Barcellona si metta a fare calcoli e decida quale partita giocare e quale no? Crede che gli attori di teatro siano preoccupati dai tanti impegni ravvicinati? Le grandi squadre non possono ragionare diversamente. La Fiorentina deve credere in se stessa, giocare ogni partita per vincere…poi vedremo dove siamo arrivati».
E’ rimasto sorpreso da qualche giocatore tra quelli a disposizione di Sousa?
«Non ho dubbi: Kalinic! Il croato è approdato in Serie A in punta dei piedi, nessuno lo conosceva e sta stupendo tutti. Ha grandi potenzialità, forza fisica e fiuto del gol. Speriamo continui così».
Mentre quello che le piace di più?
«Giocare con Borja Valero è come giocare in dodici: corre per due, pressa, non sbaglia un passaggio, ha una classe sopraffina. E’ il leader di questa squadra, uno dei pochi inamovibili. E’ il giocatore che illumina!».
A Firenze possiamo sognare lo Scudetto? E’ l’anno giusto?
«In virtù di quello che abbiamo visto fino ad ora, del fatto che il campionato si è livellato molto rispetto agli scorsi anni e che non sembra esserci un padrone, sono propenso a pensare che questa Fiorentina possa davvero sognare il terzo Scudetto della propria storia. I ragazzi devono continuare così: con spudoratezza, convinzione e allegria possono vincere il titolo».
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