Addio a Bersellini, il “Sergente di ferro”
Lo chiamavano il “Sergente di ferro” per il suo modo di preparare atleticamente le sue squadre. Per Eugenio Bersellini erano indispensabili i sacrifici, altrimenti era impossibile vincere. E, a guardare il suo palmares, aveva ragione: uno Scudetto e due Coppe Italia conquistate sulla panchina dell’Inter fra il 1977 e il 1982 e una Coppa Italia con la Sampdoria nel 1985. Nella sua lunga militanza calcistica Bersellini passò anche da Firenze nel 1986/87. Non fu una stagione memorabile, nonostante il recupero di Roberto Baggio dall’infortunio e di Giancarlo Antognoni, al suo ultimo anno nella Fiorentina. I viola fallirono molti obiettivi: già a settembre, al primo turno, furono eliminati dalla Coppa Uefa, ai calci di rigore, dai portoghesi del Boavista. La salvezza arrivò nel finale di campionato, ma ci furono vittorie importanti, su tutte quella sul Napoli di Maradona. Un bel 3-1 firmato dalle reti di Diaz, Antognoni e Monelli.
Oggi, nel giorno della sua scomparsa vogliamo ricordarlo così: felice per quell’insperata vittoria sugli azzurri futuri campioni d’Italia.
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