POKER VIOLA A POZNAN, ORA LA SEMIFINALE DI CONFERENCE E’ VICINISSIMA

POKER VIOLA A POZNAN, ORA LA SEMIFINALE DI CONFERENCE E’ VICINISSIMA

Un’ondata viola che travolge chiunque provi a fermarla. La Fiorentina di Vincenzo Italiano domina anche a Poznan, ammutolendo uno stadio stracolmo (40 mila i tifosi presenti) e mette una serissima ipoteca sull’accesso alle semifinali di Conference League. Troppo forti i viola rispetto ai polacchi che restano in partita soltanto il primo tempo e crollano nella ripresa, subendo un poker di reti che rende la gara di ritorno, in programma al Franchi fra una settimana, quasi una formalità. Italiano schiera a sorpresa Brekalo sulla sinistra, lasciando in panchina Ikoné, e Ranieri in difesa al posto di Igor. Per il resto la formazione è quella ipotizzata alla vigilia. Pronti – via e Gonzalez fa subito capire di voler fare la differenza, piazzando una bel sinistro al giro sul palo. La ribattuta è preda di Cabral che, da posizione defilata, infila l’incerto portiere polacco. Poco dopo è Brekalo a colpire il montante con una bella conclusione, ma un minuto più tardi arriva il pari del Lech Poznan, firmato da Velde al 20′ con un bel destro dal limite su sponda di Ishak. Un fuoco di paglia polacco perché la Fiorentina torna a macinare gioco e domina la partita, ritornando in vantaggio grazie al cross di Biraghi sul quale si arrampica uno scatenato Gonzalez che, di testa, firma il 2-1. Nella ripresa, però, l’argentino deve uscire per un problema fisico (forse una botta al ginocchio, speriamo niente di più grave). Entra Ikoné che diventa anche lui decisivo. Da un rimpallo sulla conclusione del francese nascono i presupposti per gran tris di Bonaventura, con u destro dal limite. Poi è lo stesso Ikoné a realizzare al termine di un’azione personale e di un tiro non irresistibile (di piatto) sul quale il portiere avversario è ancora molto incerto. E’ la rete che chiude i giochi per la gioia dei circa 500 tifosi viola giunti in Polonia che tributano un coro a Vincenzo Italiano: “Portaci in finale!”. Un sogno che sta assumendo sempre più i contorni della realtà.

Tommaso Borghini

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