Battistini: “Fiorentina attenta in difesa! Milenkovic sarà determinante”
La sfida contro l’Inter non è mai una gara banale. Chi meglio di Sergio Battistini, ex capitano viola, può raccontarci questa atmosfera. Lui che ha lasciato un pezzo di cuore a Firenze. Lui che ha giocato nell’allora viola targata Roberto Baggio. Dopo i 5 anni passati alla Fiorentina, nel 1990 si è trasferito all’Inter dove ha giocato per 4 stagioni con 155 presenze e 13 reti. Entrambe le squadre oggi non vivono momenti facili, ecco che l’ex difensore viola fa il punto insieme a noi.
Battistini, come giudica la Fiorentina di oggi?
“Il gioco della Fiorentina scorsa stagione era una novità, adesso le altre squadre conoscono i viola a livello tattico, quindi deve essere bravo l’allenatore nel cercare di trovare delle varianti per mettere in difficoltà gli avversari”.
Quanto è importante mantenere l’obbiettivo Europa?
“È un obbiettivo importante, di prestigio e la Fiorentina ha le capacità e l’organico per arrivare in fondo alla Conference League. Logico che bisogna sempre essere al cento per cento, sia in coppa che in campionato. In questo senso fanno la differenza la rosa lunga e la preparazione giusta, in un campionato inedito con il Mondiale di mezzo”.
Problema centravanti: bisogna dare tempo ai giocatori a disposizione di italiano?
“Perdere un giocatore come Vlahovic non è stata cosa da poco, riuscire a rimpiazzarlo non è facile. Kouame sta facendo bene, può essere una buona soluzione. È indubbio però che manchi qualcosa. Vanno trovate alternative, magari sul mercato. Anche se nel calcio di adesso sono pochi i calciatori che fanno la differenza”.
La difesa viola la soddisfa?
“Ci sono state diverse sbavature in alcune partite recenti, dovuti alla superficialità. In certi momenti bisogna badare al sodo e nella Fiorentina non è sempre stato così”.
Milenkovic quanto è importante?
“È fondamentale per la difesa, ci sono state molte disattenzioni in sua assenza. Lui può dare quella sicurezza che manca, con una difesa alta, perché ha personalità e comanda tutto il reparto”.
Che partita si aspetta con l’Inter ?
“È una gara aperta, visto il momento delle due. La vedo equilibrata, nel calcio di adesso tutto è imprevedibile. Entrambe le squadre devono crescere se vogliono ambire a posizioni di vertice”.
Si aspettava un’Inter così distante dalla vetta?
“L’anno scorso l’Inter giocava meglio, quest’anno è oggettivo che abbia delle difficoltà. È indietro. Credo sia un problema generale dell’ambiente, non di un solo elemento”.
Quali sono i suoi ricordi più belli del passato viola e nerazzurro?
“A Firenze sono stato 5 anni, ed ero anche capitano. Erano gli anni di Roberto Baggio. Nella prima stagione siamo arrivati quarti, poi abbiamo fatto campionati collocandoci settimi-ottavi in classifica. Era un’altra Fiorentina, con un altro modo di giocare. All’Inter sono arrivato nel 1990. È stato il mio periodo più bello a livello di soddisfazioni sportive. A Milano siamo riusciti a vincere per due volte la Coppa Uefa, nel giro di 4 anni”.
Cosa pensa del presidente Commisso?
“Le società oggi, prima di tutto, devono avere una solidità. E Commisso mi sembra la stia dando. Poi bisogna avere vedere quali sono i programmi per migliorare la squadra dal punto di vista sportivo. L’investimento sul Viola Park è un’ottima cosa”.
Lucia Petraroli
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