Viola, punto strameritato contro la Juve. E Vlahovic fa il cucchiaio
Un primo tempo sontuoso, la migliore Fiorentina della stagione che mette la Juve alle corde e la costringe a soffrire, meritando ampiamente il vantaggio, arrivato tardi e su un rigore solare che l’arbitro Massa non aveva visto, ma per fortuna c’è il Var che rimedia. Vlahovic, poi, decide di fare il cucchiaio a Szczesny, dimostrando di avere colossali attributi. Il serbo, leggermente claudicante per un contrasto col portiere bianconero occorso a inizio gara, riesce anche nell’impresa di tenere, da solo, Chiellini e De Ligt in costante apprensione. Ribery si ricorda di essere un campione e, finché gli regge il fisico (ricordiamoci che è in regime di digiuno-Ramadan) fa impazzire Cuadrado e compagni con numeri d’alta scuola. Ma è tutta la Fiorentina a convincere da Venuti a Caceres, passando per Igor e Amrabat, finalmente su ottimi livelli nel mezzo. Pulgar, poi, colpisce un palo clamoroso, agevolato da una deviazione, a portiere battuto che grida ancora vendetta. Nella ripresa esce Venuti per un problema fisico, Iachini è costretto a cambiare i paini, fino a quel momento praticamente perfetti, inserendo Quarta e spostando Caceres a destra. La Fiorentina ci mette un po’ a rimettersi a posto e la Juve ne approfitta, trovando un gol casuale quanto bello con il nuovo entrato Morata, sul cui tiro improvviso Dragovski poteva certamente fare meglio.
Così il secondo tempo è di sofferenza, soprattutto a destra, ma alla fine il punto è strameritato e adesso la salvezza è più vicina. Guai però a considerarla cosa fatta perché servono altri punti, a cominciare dalla prossima settimana in quel Bologna.
Intanto la Juve lascia alla Fiorentina un altro punto, dopo i tre dell’andata. Quattro punti su sei persi contro un’avversaria che lotta per salvarsi. Niente male per chi si ritiene da elite del calcio, snobbando con la puzza sotto il naso la maggior parte dei suoi avversari nazionali.
Tommaso Borghini
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