Novellino: “Iachini ha il viola nel sangue. Darà il 101 per cento e vi salverà”
A Firenze, in un certo senso, è iniziata una nuova stagione. Con l’arrivo di Beppe Iachini sulla panchina viola, i tifosi si aspettano un cambio di marcia da parte della squadra dopo un 2019 veramente avaro di soddisfazioni (e di punti). Per parlare della gara del Franchi contro la Spal e, soprattutto, del neo tecnico gigliato, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Walter Novellino, suo compagno di squadra nell’Ascoli e successivamente “maestro” nel Piacenza.
Mister, come vede Iachini sulla panchina della Fiorentina?
«Beppe ha iniziato ad allenare con me nel Piacenza, era il 2001 ed era un mio collaboratore. Già si intravedeva il suo talento, erano evidenti le sue qualità. Non ho dubbi: è l’uomo giusto nel posto giusto, al momento giusto. La Fiorentina si trova in un periodo di grande difficoltà ed ha bisogno di fare punti per risalire una classifica che la vede in zone che non le appartengono. Per fare ciò, non c’è miglior allenatore di Iachini: è un mister pratico, sa cosa fare per invertire la rotta. Il suo pragmatismo e la sua capacità di tenere unito il gruppo saranno fondamentali per la Viola».
Lei che lo conosce bene, come crede stia vivendo questa avventura a Firenze?
«Ci siamo sentiti pochi giorni fa, ed era veramente felice di tornare in pista dopo la parentesi ad Empoli dello scorso anno. E poi il viola ce l’ha nel sangue: sedere sulla panchina della Fiorentina per lui è un sogno che si avvera. Quindi state tranquilli che darà il 101%».
Iachini è arrivato dopo l’esonero di Montella: che giudizio si è fatto sull’ex allenatore viola?
«Sono dell’idea che Montella non abbia fatto male, specie perché ha dovuto fronteggiare diverse difficoltà. Purtroppo gli allenatori vivono di risultati, e quando questi mancano diventa difficile confermare la guida tecnica».
Cosa pensa della Fiorentina vista nell’ultimo periodo? Cosa è mancato?
«Mi è capitato di vedere diverse partite quest’anno, e spesso la squadra non mi è dispiaciuta. Quando diamo dei giudizi dobbiamo tenere conto che si tratta di un gruppo molto giovane, quindi ci stanno passaggi a vuoto o approcci sbagliati. In Italia abbiamo sempre poca pazienza. Cosa è mancato? Direi che l’assenza di Ribery ha pesato molto: il francese, oltre ad essere un grande campione, è un vero leader capace di dare la carica ai compagni. Senza di lui, la squadra ha perso un po’ la propria guida».
Al Franchi oggi arriva la Spal: che squadra è e che gara dobbiamo attenderci?
«Quando parliamo della squadra di Semplici, non facciamoci ingannare dalla classifica: la Spal è un buon gruppo, allenato molto bene e che può creare diversi problemi se non affrontata con la testa giusta. La Fiorentina dovrà stare molto attenta se vorrà raccogliere i tre punti, serviranno concentrazione, corsa e determinazione. Guai a sottovalutare l’avversario! Sarà un match interessante, penso piuttosto combattuto, anche se la Fiorentina parte con il favore dei pronostici».
In conclusione, una battuta sulle big della Serie A: chi vede favorito per lo Scudetto? Qual è la sorpresa del campionato?
«A mio avviso la sorpresa di quest’anno è la Lazio. Non perché non si conoscesse la sua forza, ma perché pian piano sta dimostrando di poter alzare l’asticella. Per lo Scudetto vedo ancora favorita la Juventus, anche se sarà un campionato più combattuto: Inter, Lazio e Roma possono dar fastidio ai bianconeri».
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