Quel ragazzo che danza col pallone
C’è dell’altro. Non solo l’immenso Ribery, il potente e feroce miglior Chiesa, l’esperto Caceres (al momento infortunato), c’è una squadra, che magari è imperfetta, che talvolta pecca di ingenuità, con un allenatore giovane e che sta ancora meditando se come e quando inserire stabilmente una prima punta. C’è una squadra che sta saldando i suoi singoli componenti e che rimane squadra anche quando Ribery e Caceres mancano, quando Chiesa è coraggioso ma non devastante, quando manca Lirola e tutto pare improbabile, pericoloso. C’è una squadra che non si demoralizza neppure se in apertura colpisce un palo e finisce sotto al primo contropiede del Sassuolo. C’è una squadra che sa cambiare faccia e ritmo, che si butta decisa verso il risultato. E quella squadra francamente ci sembra che assomigli incredibilmente a Castrovilli. Una squadra che quando è in difficoltà tende ad assumere i connotati di questo suo fantastico giocatore. E’ davvero lui la grande rivelazione, la sorpresa che fa scattare in piedi. Ovvio che ci piacciano Ribery, Chiesa e Caceres, scontato, ma questa volta la Fiorentina ha vinto grazie a questo suo ragazzo che ama la danza e che davvero gioca utilizzando il dribbling come fosse più facile al mondo.
I commenti sono chiusi.