Non guardiamo la classifica e pensiamo a vincere!
Non guardiamo la classifica. Anche perché sennò dobbiamo prenderci un malox. Però c’era da spettarselo: quando a luglio è uscito il calendario e abbiamo visto che la Fiorentina, nelle prime quattro giornate, avrebbe incontrato le prime tre del campionato scorso, è stato subito chiaro che sarebbe stata molto dura. La squadra viola veniva da una quasi retrocessione, con una rosa completamente da rifondare e i primi impegni la consegnavano a degli avversari molto più forti di lei. Nonostante tutto, e non pensiamo certo alla partita di Genova sbagliata in pieno dai viola, la Fiorentina non ha giocato male con queste compagini, sulla carta e non solo, nettamente superiori. Ecco perché, almeno per ora, si può fare a meno di guardare la classifica, a patto che, a partire dalla gara con la Sampdoria, Montella e i suoi uomini non sbaglino più nulla.
Nella sfida agrodolce di Parma, resta l’immagine di Franck Ribery. Calciatore fantastico, diversamente giovane, che corre, combatte, lotta, ruba palloni e segna gol pazzeschi come quello del Tardini. Non ce ne vogliano i suoi compagni, ma lui sembra appartenere veramente a un’altra specie. Quella dei campionissimi, una razza che fa capire che per raggiungere traguardi importanti nel calcio non si possa fare a meno di protagonisti del suo stesso spessore. Già leader incontrastato, ma umile, il transalpino è il solo in grado di prendere per mano la squadra viola. Soprattutto ora in mezzo a queste difficoltà.
Per Montella, invece, c’è tanto da lavorare, ma dobbiamo dargli il tempo di farlo a lui e a tutta la nuova Fiorentina. Prepariamoci però a una stagione lunga e difficile, saranno tante le criticità da superare e sarà tutto più semplice se non guarderemo la classifica… almeno per ora.
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