Bertoni: “Ribery? La mia maglia numero 7 è in buone mani!”
La voce arriva squillante dalla sua casa a Buenos Aires. Daniel Bertoni sa tutto della sua Fiorentina. La segue con attenzione e passione. Era e resta un “momento” bello della sua vita. “La squadra di Montella – spiega il Puntero argentino – aveva bisogno di un centravanti. Del brasiliano Pedro parlano tutti bene. Lo descrivono come un progetto importante”.
Andrà a sostituire il suo connazionale Simeone.
“Le dico la verità: io il Cholito lo avrei tenuto. E’ vero che ha disputato una stagione negativa. Ma chi ha fatto bene nella Fiorentina nell’ultimo campionato? Sono curioso di veder come si comporterà nel Cagliari”.
La società viola ha deciso di puntare su Pedro e su Vlahovic.
“Il serbo è una forza della natura. Ma è un Duemila, giusto? E’ rischioso in un campionato impegnativo come quello di serie A affidarsi a un Duemila. Pedro e Vlahovic dovranno avere l’abilità e la fortuna di segnare subito delle reti pesanti. Poi, punto su un altro goleador in maglia viola…”.
A chi si riferisce?
“A Chiesa. Federico ha delle qualità straordinarie. Quando spinge sull’acceleratore è una forza della natura. Lui è una seconda punta. Deve fare più gol. Chiesa deve andare in doppia cifra. Ha tutti i colpi per poterci riuscire. E se avesse dei dubbi chieda consiglio a babbo Enrico. Lui era micidiale negli ultimi venti metri”.
La Fiorentina ha acquistato un altro grande con la maglia numero 7
“La mia maglia”.
E’ arrivato Franck Ribery.
“Una scelta intelligente. La Fiorentina ha tanti giovani di talento. A proposito, mi è piace molto anche il centrocampista Castrovilli. Ma una squadra vincente si costruisce mescolando giovani a elementi di statura internazionale. Ribery è uno di questi. Ha vinto tutto nella sua carriera. E, probabilmente, aver chiuso dopo tanti anni con il Bayern gli darà ulteriori stimoli”.
In che senso?
“Vorrà dimostrare ai dirigenti tedeschi e a tutto il mondo del calcio che lui è ancora un numero uno. Franck sara un riferimento prezioso per Chiesa, Sottil, Vlahovic. E non sarà il solo a essere prezioso dentro lo spogliatoio”.
Chi può interpretare il ruolo di chioccia?
“Il ritorno di Badelj è importante. Il centrocampista croato è un vero leader. Ma anche Boateng mi piace. Ha un carattere particolare ma ha giocato insieme a tanti campioni. In realtà importanti d’Europa. Tutto questo gli regala un fascino speciale”.
Il presidente Rocco ha riportato entusiasmo a Firenze.
“I Della Valle puntavano ogni anno allo scudetto dell’economica. E questo aveva creato una barriera con buona parte del tifo viola. Che è passione allo stato puro. Rocco Commisso sa come parlare alla città, ai tifosi. Ha riacceso l’entusiasmo come testimonia la campagna abbonamenti. Deve continuare su questa strada. Cavalcando la gioia di una città intera. Sa cosa le dico: Rocco è proprio simpatico. E questo non guasta”.
Regali un consiglio a Montella.
“Per lui è come ripartire da zero. Ha disputato un finale di campionato tragico. Ma non era l’unico colpevole. Ora però deve dimenticare la sua storia e mettersi in gioco. Questa è una Fiorentina tutta nuova. C’è molto da lavorare, servono buone idee. Ma io ho fiducia in Montella”.
Dove può arrivare questa Fiorentina?
“Nessun presidente può costruire un grande progetto in due mesi. Ma la nuova Fiorentina sta crescendo bene”.
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