Pascucci: “Che è successo alla difesa?”
Per il lunch match della 31esima giornata di campionato abbiamo contattato un doppio ex di Fiorentina e Frosinone: Carlo Pascucci. Difensore centrale classe 1966, viola da giovanissimo, dal 1984 al 1986 con 5 presenze all’attivo in Serie A. Nel 1999-2000 al Frosinone, in serie C. Firenze e la Fiorentina gli sono rimaste nel cuore. Anche oggi che, dismessi i panni di giocatore, fa l’allenatore con successo.
Carlo Pascucci come giudica la Fiorentina di oggi?
“E’ partita con l’obiettivo di centrare la zona Europa League, ma finora ha vissuto una stagione di alti e bassi. Adesso è arrivato il momento in cui può giocarsi tutto in una manciata di gare”.
L’Europa potrebbe arrivare attraverso la Coppa Italia?
“Sicuramente il jolly Coppa Italia è una strada importante da percorrere, ma io credo che la Fiorentina abbia tutte le carte per spuntarla anche attraverso il campionato”.
Che pensa di Pioli e della sua possibile partenza da Firenze?
“Il lavoro di un tecnico va giudicato nel tempo e credo che Pioli abbia fatto complessivamente bene. Sul futuro le valutazioni le farà la società in base ai risultati. In ogni caso saranno in tanti a voler allenare la Fiorentina, io in primis ne sarei onorato”.
Da ex difensore come giudica la difesa viola?
“L’inizio del campionato è stato eccellente, ma ormai da molte partite prende gol con una regolarità allarmante. Bisogna lavorarci sopra per farla tornare a difendere come ha dimostrato di saper fare”.
Senza obbiettivi europei molti giocatori viola potrebbero lasciare Firenze, soprattutto Chiesa, che ne pensa?
“Firenze è una piazza particolare che vive per la Fiorentina in modo viscerale. Molti giocatori rimangono attaccati alla città e si fa fatica a lasciarla. Il gruppo è molto unito e coeso, questo può essere un bel punto di partenza per pensare a una permanenza, anche di Chiesa”.
Che partita sarà contro il Frosinone?
“Penso che la Fiorentina possa avere la meglio. Però deve stare attenta al Frosinone che non vuole mollare e lo ha dimostrato sul campo, tirando fuori anche imprese inaspettate. Soprattutto in trasferta”.
Come giudica l’operato della famiglia Della Valle?
“I Della Valle hanno fatto un buon lavoro, hanno risollevato la Fiorentina e vanno apprezzati anche se manca la ciliegina sulla torta. Firenze merita di stare fra le prime 4 del campionato. Però, per farlo, bisogna investire di più sul mercato”.
I suoi ricordi più belli di Firenze?
“I due anni e mezzo di Firenze mi sono rimasti dentro. Ho debuttato in serie A da giovanissimo e sono stato coccolato molto, nonostante giocassi poco. Ho avuto modo di allenarmi al fianco di campioni del mondo, che prima vedevo solo in tv, come Antognoni, Gentile, Pecci e Oriali. Giocare per la Fiorentina è stato per me come vivere un sogno”.
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