Moreno Roggi, il terzino grande e sfortunato che si reinventò procuratore
Come Giancarlo Antognoni è del 1954, insieme a Giancarlo Antognoni e a Vincenzo Guerini ha fatto sognare i tifosi viola negli anni ’70 che sperarono nella nascita di una nuova Fiorentina ye ye, capace di inaugurare una stagione di grandi successi.
Moreno Roggi approdò in maglia viola nel 1972 (lo stesso anno in cui la Fiorentina acquistò il suo grande amico Antognoni) e si affermò come uno dei terzini più promettenti della serie A. Tanto è vero che già nel 1974 Fulvio Bernardini lo fece debuttare in Nazionale e un anno più tardi arrivò il primo trionfo in viola: la Coppa Italia del 1975, vinta in finale contro il Milan dell’ex “Cavallo Pazzo” Chiarugi. Una notte indimenticabile nella quale la Fiorentina dei giovani cominciò a far parlare di sé tutta l’Italia calcistica. Ma il destino beffardo ci mise lo zampino e il suo amico Vincenzo Guerini fu vittima di un grave incidente stradale nel quale rischiò di perdere la gamba, dovendo smettere col calcio a soli 22 anni. Poi toccò a lui: nel 1976, nel corso di un’amichevole in Versilia, Roggi s’infortunò gravemente a un ginocchio. Roba che oggi, dopo un intervento chirurgico e sei mesi di riabilitazione, il ginocchio torna come nuovo. Ma allora la medicina non era ancora ai livelli attuali. Così Moreno restò fermo per 2 anni e non tornò più lo stesso giocatore. Tentò di ripartire addirittura da Avellino, ma non ci fu niente da fare e, a 25 anni, dovette appendere le scarpette al chiodo. E in quella Fiorentina che aveva fatto sognare i tifosi rimase soltanto Antognoni, costretto per anni a tirare la carretta in mezzo a un gruppo di comprimari.
Roggi, però, amava troppo il calcio per uscirne definitivamente e si mise in testa di fare il dirigente. Nel 1978 era già nell’organigramma del Prato come ds, poi fece esperienza con Lucchese, Spezia, Reggina e Taranto. Fino all’intuizione maturata nel 1983, quella di fare il procuratore, seguendo l’esempio dei pionieri Antonio Caliendo e Dario Canovi. Una scelta di successo. Nel 1984 creò la Playgroung, società arrivata oggi al 33esimo anno di età. Ma Roggi è anche molto altro, soprattutto beneficenza. Con l’Associazione Glorie Viola si prodiga per dare una mano a chi ne ha bisogno. E oggi (24 marzo), nel giorno del suo 65esimo compleanno, noi del Brivido Sportivo non potevamo che fargli gli auguri più sinceri!
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