Riccardo Cucchi: “Viola e Lazio divertenti, sarà una bella partita di calcio”
“Ormai ho dichiarato la mia fede laziale, dunque non ho problemi ad ammetterla”, parola di Riccardo Cucchi, storica voce di ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ e appassionato dei colori biancocelesti, proprio quelli che la Fiorentina si troverà davanti nella sfida del ‘Franchi’.
C’è una pazza Viola che attende la Lazio.
“La Fiorentina è una squadra che mi diverte molto, non se ne trovano tante in Italia. A capo di ciò vi è Stefano Pioli, sta svolgendo un lavoro straordinario in una piazza sensibile e difficile dal punto di vista delle esigenze. Sta crescendo giovani calciatori ed è l’uomo giusto per farlo”.
Cosa pensa di chi etichetta Chiesa come “simulatore”?
“Sarò decisamente netto: è la parte del calcio che detesto. È uno degli aspetti che deteriorano questo sport. Limitare il giudizio su un calciatore alle offese sui social è profondamente sbagliato. Chiesa deve crescere e deve essere guidato, ha un potenziale enorme ed è una risorsa non solo per la Fiorentina, quanto per tutto il calcio italiano”.
Sulla panchina viola siede il già citato Pioli, allenatore anche della Lazio.
“A Firenze sto rivedendo il tecnico di Bologna, altra piazza con una situazione complicata. A Roma aveva più difficoltà: l’ambiente è particolare, ci sono molte tensioni e pressioni, oltre a una presenza massiccia di media. In Toscana ha trovato una dimensione di serenità, anche nella dirigenza. Si sta ritrovando, è un ottimo allenatore con un’idea di calcio moderna”.
All’altro lato della contesa ci sarà una Lazio che fin qui ha deluso: si spiega questo calo di rendimento?
“Ho una mia interpretazione opinabile: la Lazio è schiava di un equivoco, prigioniera del passato. Tutti ricordano la squadra forte e bella della scorsa stagione, ma la formazione di quest’anno è diversa e ancora non sono stati trovati gli equilibri. E poi manca Felipe Anderson, stanno mancando Milinkovic-Savic e Luis Alberto”.
Può essere un problema riconducibile anche all’età media? Penso al centrocampo, reparto anagraficamente di ultratrentenni.
“E non solo, perché anche due senatori fondamentali come Lulic e Radu hanno un’età non trascurabile. Nel prossimo futuro, la Lazio dovrà affrontare un programma di rinnovamento. Il miglior acquisto della stagione, Acerbi, è anch’egli ultratrentenne: meritava maggior attenzione, anche a livello di Nazionale, quando giocava nel Sassuolo. Tecnicamente e umanamente lo stimo. Credo che la dirigenza abbia in mente un ringiovanimento della rosa”.
Dove possono arrivare Fiorentina e Lazio?
“Entrambe possono centrare gli obiettivi di inizio stagione. Dalla loro parte hanno anche la Coppa Italia, sarà difficile arrivare in fondo ma possono farcela. Deve essere un obiettivo. Sono ancora in corsa per l’Europa: ho visto tante rimonte nella mia carriera, si deve attendere per giudicare fallito un obiettivo. Penso alla stessa Lazio che, nella scorsa stagione, ha perso la Champions League proprio negli ultimi minuti della gara contro l’Inter”.
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