Fiorentina, dov’è finita la rabbia?
E’ come se improvvisamente la Fiorentina si sia… affievolita. Non è certo la classifica che mi preoccupa e tanto meno mi sorprende, perché, più o meno, era esattamente quello che mi aspettavo, ma è la rabbia che questa squadra aveva dimostrato in buona parte dello scorso anno e pure in partenza di questo che mi sembra evaporata. So benissimo che la previsione ottimistica di Andrea Della Valle era stato il settimo posto, ma capisco anche l’amarezza dei tifosi viola che sono andati fino a Frosinone nella speranza del primo successo fuori casa e che dopo il vantaggio di Benassi e il niente successivo stavano già immaginando un ritorno a casa con cori e speranze. Invece no, troppo morbidi, troppo arrendevoli e poca rabbia. Dov’è finito il coltello che doveva essere serrato fra i denti? Sì, è come se la Fiorentina oggi creda meno di qualche mese fa della sua vocazione alla battaglia. E questo è un pessimo segnale. I viola devono tornare con… lo sguardo della tigre. Già a Bologna per non trovarsi alle strette con la Juve.
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