E’ l’ora dei leader e del talento…
La Fiorentina tiene una discreta classifica ma indiscutibilmente arranca. E’ meno brillante, più impaurita, addirittura pare… meno giovane. Nonostante l’indiscutibile calo delle ultime settimane sul piano dei risultati, resiste. Le sconfitte hanno trovato indiscutibili giustificazioni, i pari meno. La realtà è che a fronte del cuore, comunque ancora capace di battere forte, è il rendimento tecnico che pare affievolirsi. Partita dopo partita. Un calo nettamente più evidente in alcuni giocatori che dovrebbero essere autentici leader del gruppo. Tutti si aspettano il «vero» Pjaca, il «vero» Gerson e pure il «miglior» Simeone. Mica tre giocatori… qualsiasi, ma i talenti veri, con Chiesa e Veretout, di questa squadra. A Torino è stato Pioli a tenerli in disparte, per vedere se li… riaccendeva. Mandando dentro i loro
possibili sostituti. Ed è stato un fallimento. Edimilson doveva dare più verticalità, Mirallas più cattiveria in zona tiro, Eysseric più geometrie. Il risultato è stato sconsolante. Niente da fare, la Fiorentina deve trovare il meglio di sè proprio… dentro di sè, in quei giocatori che il mercato estivo ha dipinto come i colpi. Nonostante tutto la Fiorentina ha continuato la sua strada e non è lontana dai traguardi che si erano immaginati. E’ in zona Europa e questo non è poco. Ma è adesso che deve provare a cambiare ritmo. Con la Roma, scontro contro una grande, per cercare un risultato positivo laddove non è stato possibile con Inter, Lazio e Napoli. Sarà battaglia ma anche l’occasione perché proprio i leader per adesso annacquati si facciano vedere. Occasione assolutamente da non perdere.
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