Piacentini: “Viola e Roma sotto tono, ma chi vince fa un bel salto”
A Roma, nel 1989, esordì in Serie A: cinque stagioni con la maglia giallorossa, una Coppa Italia e un biglietto per Firenze, dove ad attenderlo c’erano tre anni, un’altra Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Giovanni Piacentini è uno dei tanti calciatori che, in passato, hanno militato sulla sponda giallorossa e quella viola.
Piacentini, a Firenze arriva la Roma, che a sua volta viene da un periodo… altalenante.
“Credevo in un altro cammino, inizialmente. Mi aspettavo più continuità con meno problematiche, come le sconfitte con Bologna e SPAL, quest’ultima pure in casa. Non ho idea, però, di quali possano essere le motivazioni di tutto ciò”.
La domanda sorge spontanea, soprattutto nella Capitale: Eusebio Di Francesco è l’uomo giusto?
“L’ho seguito anche a Sassuolo, qui vicino a dove abito, verso Modena: ha un’impostazione. Lo giudico un ottimo tecnico e altrettanto come persona. La piazza di Roma è complicata per tenere gli equilibri: la vera sfida è proprio questa, sconfiggere questo scalino per tenere tutte le componenti unite”.
Sulla panchina della Fiorentina, invece, c’è Stefano Pioli.
“Lo conosco meno. Ha fatto sempre bene nelle piazze in cui ha allenato. Pensavo che la Fiorentina avesse meno problemi in questo avvio di campionato, dove specialmente in trasferta non riesce a vincere. Ha comunque intrapreso un percorso che, al di là di qualche scivolone, può andar bene. E la squadra può far bene”.
Entrambi nutrono ambizioni europee, la Roma anche qualcosa in più…
“Secondo me possono entrambe puntare alla Champions League: certo, la Roma ha qualcosa in più per come è stata strutturata. Sicuramente, tutte e due le squadre devono centrare il piazzamento internazionale per essere in linea con gli obiettivi prefissati”.
Nella Fiorentina c’è Federico Chiesa: i fiorentini devono aver paura che sia l’ultima stagione a Firenze per lui?
“Sta dimostrando potenzialità, può solamente crescere. Una cessione, ho paura di sì. Oggi, in quel modo, non ce ne sono. Rappresenta il futuro dell’Italia, che non dispone di tanti giovani con le sue caratteristiche e futuribilità. Per la possibile partenza, anche la Fiorentina avrà voce in capitolo”.
Che partita sarà al ‘Franchi’?
“Considerata la situazione attuale, non vedo reali favoriti. La Roma è uno scalino avanti rispetto alla Fiorentina, ma al momento non vedo l’ago della bilancia propendere per nessuna delle due compagini. In casa, i viola sono imbattuti e hanno pareggiato contro due squadre ostiche come Cagliari e Torino nelle ultime due partite di campionato: forse si poteva fare qualcosa di più”.
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