Pusceddu: “Biraghi una sorpresa, diventerà ancora più forte”
di Daniele Taiuti
A Firenze ha vissuto un’esperienza breve, ma altamente significativa. Vittorio Pusceddu ha fatto parte della Fiorentina nella stagione 1996-97 e, con quella squadra capitanata dal leggendario Batistuta, è riuscito a togliersi delle grandi soddisfazioni. Prima fra tutte, la conquista della Supercoppa italiana ai danni del Milan di Tabarez. Senza trascurare poi una sua partecipazione rilevante alla vecchia Coppa delle Coppe, in cui ha potuto marcare campioni del calibro di Luis Figo. Al Cagliari, tuttavia, sono legati gli anni che hanno segnato maggiormente la sua carriera. Con i colori rossoblu disputa in totale cinque campionati: dopo la stagione 1984-85, in cui esordisce nel calcio professionistico, Pusceddu ritorna in Sardegna nel 1992 e vi rimane fino alla stagione 95-96. In questi anni di militanza partecipa all’ottenimento di risultati storici per il club sardo; come il raggiungimento della semifinale di Coppa UEFA nel 1994. In rossoblù matura anche due esperienze di tecnico: la prima nella stagione 2003-04 come vice di Reja e la seconda dal 2012 al 2015 alla guida della Primavera. Con lui analizziamo le due compagini.
Vittorio Pusceddu, che partita è lecito attendersi?
“Sarà un match giocato a viso aperto, con la Fiorentina più propensa a offendere, e un Cagliari che comunque non rinuncerà ad attaccare; agendo principalmente di rimessa. Mi auguro comunque che possa essere un incontro piacevole da seguire”.
Qual è il suo giudizio sulla difesa della Fiorentina?
“Individualmente il reparto è composto di ottimi calciatori. Con il trascorrere del tempo poi l’intesa fra i difensori viola andrà a perfezionarsi, rendendo il pacchetto arretrato gigliato uno dei più affidabili della massima serie”.
Da ex del ruolo come valuta la crescita di Biraghi?
“Biraghi è un calciatore importante che sta facendo molto bene. La sua crescita è sorprendente. Sono sicuro che, con gli insegnamenti di Pioli e con il suo grande lavoro non potrà che migliorare ancora, fino a diventare uno dei più forti esterni in circolazione”.
Il Cagliari, con l’attuale rosa, quali ambizioni può nutrire nella stagione in corso?
“Il Cagliari deve porsi come obiettivo primario il conseguimento della salvezza. Mi auguro da tifoso che la possa raggiungere senza soffrire, come avvenuto nella stagione passata. Analizzando l’organico a disposizione di Maran, mi sembra che la società abbia operato bene in questo senso”.
Quali sono i ricordi a cui si sente più legato, ripensando alle esperienze vissute con le due squadre?
“Riguardo ai miei trascorsi in viola, ho solo ricordi positivi. Malgrado non riuscimmo a disputare un campionato brillante, la stagione fu comunque ottima grazie alla conquista della Supercoppa italiana e al conseguimento della semifinale di Coppa delle Coppe, persa contro un grande Barcellona. Il rapporto con la tifoseria poi è tuttora ottimo. Parlando del Cagliari, posso dire che è la squadra del mio cuore con cui ho potuto vivere delle emozioni uniche, come l’accesso storico alla semifinale di Coppa UEFA”.
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