Lo chiamavano Pecos Bill: la storia del grande Giuseppe Virgili
Lo chiamavo Pecos Bill, perché in area di rigore era un pistolero infallibile nell’ammazzare i portieri avversari. Giuseppe Virgili è stato un dei centravanti più forti della storia della Fiorentina e, oltre ai gol, amava anche i fumetti, quindi fu facile per Gianni Brera attribuirgli quel soprannome che lo rese celebre in tutto il mondo.
Virgili nacque a Udine il 24 luglio del 1935 e con la maglia dell’Udinese era cresciuto, calcisticamente, talmente in fretta (il primo gol lo segnò al Milan a 18 anni, 1 mese e 20 giorni) da essere adocchiato e acquistato dalla Fiorentina già nel 1954, ad appena 19 anni. I viola lo pagarono 75 milioni di lire più il mediano Beltrandi.
In gigliato la sua ascesa fu altrettanto fulminea. La sua specialità era l’acrobazia e, soprattutto in mezza rovesciata, segnava gol a frotte. Non era abilissimo nel gioco aereo, anche perché non tanto alto di statura, ma era un dettaglio perché in mezzo all’area era un cecchino micidiale. La stagione migliore fu il 1955-56, quella del primo scudetto viola, nel quale realizzò 21 reti sulle 59 totali di quella mitica formazione guidata da Fulvio Bernardini. Arrivò anche in Nazionale, a furor di popolo, segnando una doppietta contro il Brasile, battuto dall’Italia a San Siro per 3-0 (anche il terzo gol scaturì da una sua conclusione deviata da un difensore verdeoro). Nel 1957 vinse anche la Coppa Grasshoppers e giocò la finalissima di Coppa dei Campioni a Madrid, contro il Real di Di Stefano. Complessivamente in maglia viola disputò 110 partite ufficiali, realizzando 60 reti. Nel 1958 venne ceduto al Torino, poi indosserà anche le maglie di Bari, Livorno e Taranto, ma Firenze rimarrà per sempre casa sua. A fine carriera, dopo una breve esperienza da allenatore sulla panchina del Gubbio, tornerà in pianta stabile in riva all’Arno dirigendo a lungo la Scuola Calcio del Firenze Sud. Nel 2013 entrò a far parte della Hall of Fame Viola. Dopo la sua morte, avvenuta il 10 giugno del 2016, tanti tifosi viola di tutte le età gli hanno reso omaggio durante i funerali nella Chiesa di San Gervasio. Oggi, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 83esimo compleanno, noi del Brivido Sportivo lo abbiamo voluto ricordare così, con una foto che lo ritrae insieme agli altri due campionissimi del 1956: Julinho e Montuori.
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