Di Marzio: “A Firenze per il Napoli non sarà affatto facile”
La Fiorentina per proseguire la tortuosa strada verso il piazzamento europeo, il Napoli per continuare a sognare il tricolore che manca dal 1990, dai tempi di un certo Diego Armando Maradona, in una sfida che si promette spettacolare e ricca di emozioni.
Per analizzare il momento delle due squadre e la gara del Franchi, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Gianni Di Marzio, ex allenatore e consulente di mercato napoletano.
Gianni Di Marzio, come stanno Fiorentina e Napoli?
«Sono due squadre che stanno bene. Il Napoli benissimo, lo ha dimostrato con la vittoria sulla Juve. Ma anche la Fiorentina, al di là degli ultimi risultati, è un gruppo sano e motivato a fare bene partita dopo partita».
I viola hanno inanellato una striscia di vittorie lunga sei giornate, prima di stopparsi: come ha visto gli uomini di Pioli in quelle settimane?
«La tragedia di Davide Astori ha responsabilizzato tutti, dal primo all’ultimo, e questo ha fatto sì che il gruppo riuscisse in imprese che magari andavano al di sopra dei valori, vedi la vittoria a Roma contro i giallorossi. Credo che la chiave per spiegare la striscia di vittorie e, in generale, il ritorno della Fiorentina nella corsa all’Europa sia da ricercare proprio in questa compattezza e in questo spirito di sacrificio che ha toccato tutti i giocatori. La reazione d’orgoglio di questi ragazzi è stata inaspettata e molto bella».
Adesso, nella corsa al piazzamento europeo come vede i gigliati?
«Le chance di centrare la qualificazione sono un po’ meno rispetto a due settimane fa, ci sono squadre un po’ più attrezzate, ma i giocatori devono provarci fino alla fine».
Che gara è lecito aspettarsi al Franchi tra Fiorentina e Napoli?
«Spesso e volentieri tra queste due squadre sono venute fuori partite piuttosto divertenti, con diversi gol… Mi aspetto quindi che sia confermato questo trend. I partenopei sono più forti, è evidente, e hanno l’enorme motivazione derivante dal successo sulla Juve. Ma anche la Fiorentina ha vinto partite che sembravano proibitive, come quella con la Roma. Nonostante il divario in classifica, è una gara aperta ad ogni scenario. Per il Napoli non sarà affatto facile».
Che idea si è fatto di Federico Chiesa, al secondo anno di Serie A? Alcuni tifosi lo criticano perché solista…
«Mi piace tantissimo, è un giocatore capace di strappare la partita, di spaccare le difese avversarie, ha tiro, forza fisica, può fare assist e gol. E’ egoista? Sì, ma è giusto che lo sia: l’egoismo è la caratteristica principale dei grandi. Federico è ancora un ragazzo, ha vent’anni e vedrete che colmerà le proprie lacune. Firenze e la Fiorentina dovrebbero tenerselo stretto».
Che giudizio ha invece di Stefano Pioli?
«Sta facendo un buon lavoro, è un ottimo allenatore ed ha gestito bene una fase tutt’altro che semplice. Credo sia l’uomo giusto al posto giusto».
In conclusione, da uomo di campo, quanto è importante la vicinanza della proprietà per lavorare bene?
«La presenza non è importante, è fondamentale. Difficilmente una squadra che ottiene obiettivi non ha vicino a sé i vertici della proprietà. E’ una delle prime regole».
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