Pasqua, errori e incertezze a profusione
Atalanta – Napoli 0-1 Orsato – Partita alla Orsato… Bravo, ma con la tendenza a fare un po’ troppo la “Prima Donna”. I pochissimi centimetri di fuorigioco sul gol di Mertens (come da informativa del designatore Rizzoli di lunedì scorso… quando i centimetri in ballo sono davvero molto pochi resta salva la decisione presa dall’assistente in campo), potrebbero avere un peso specifico non irrilevante sull’economia futura del campionato. Nel finale è parso un po’ blando, stranamente, sulle vibrate proteste napoletane per il gol annullato ad Hamsik e non perfettamente allineato con il tempo di recupero concesso.
Bologna – Benevento 3-0 Abbattista – Partita di sostanza, anche perché ben supportato dal VAR che, nell’occasione del gol segnato in presunto fuorigioco da De Maio e segnalato dall’assistente Schenone, gli fa cambiare, giustamente, parere.
Cagliari – Milan 1-2 Guida – Anche qui vale il discorso fatto precedentemente, per l’assist di Kalinic a Kessiè, in cui il centravanti croato sembra essere in offside… però Guida, pur in un contesto decisamente sufficiente, continua, a mio avviso, ad essere un po’ latente sul lato personalità.
H. Verona – Crotone 0-3 Rocchi – Non ci sono più aggettivi per il n° 1 del mondo. Partita perfetta da triplo circoletto rosso.
Inter – Roma 1-1 Massa – Molti episodi e quasi tutti al limite… dove però prende sempre la decisione giusta, o la meno sbagliata! Ben supportato dal “regista” Damato.
Juventus – Genoa 1-0 Di Bello – Il fischietto pugliese non è un cattivo direttore di gara ma, per me, continua ad essere un po’ troppo leggerino, poco carismatico (40 falli per le modalità odierne sono veramente troppi!) ed ancora schiavo, in tempi di “VAR”, del colore delle maglie dei giocatori… Il genoano Spolli è stato ammonito al 1° fallo, nemmeno poi così cattivo, mentre il bianconero Benatia, per un intervento molto più rude e scomposto fatto poco prima viene “perdonato” e solo redarguito verbalmente. Un Internazionale (ma anche tutti gli altri arbitri evidentemente) che si rispetti, deve essere scevro dal colore delle maglie, pensando solo ad arbitrare.
Lazio – Chievo 5-1 Abisso – Torna indietro sulla decisione presa di concedere il rigore ai clivensi in maglia gialla, ma la VAR è lì apposta… per il resto partita da incorniciare per l’arbitro siculo al 1° vero anno in “A”.
Sampdoria – Fiorentina 3-1 Pasqua – Molto incerta e deludente la prova dell’arbitro laziale. Al 23° del primo tempo la spinta di Laurini a Kownacki (nell’occasione in cui poi si farà male Pezzella) è sicuramente da rigore perché il difensore viola va, proditoriamente, a dare un a spallata da dietro all’attaccante blucerchiato disinteressandosi del pallone. Continuando … non si capisce come mai non abbia ammonito, al 43° della prima frazione di gioco, Benassi, che da dietro sgambetta Linetty che gli era andato via sulla linea di fondo e stava per addentrarsi in area viola… Probabilmente grazia Eysseric per un calcio dato per reazione ad un avversario dopo aver subito un fallo e, nel finale, sorvola (forse perché la partita non era più in bilico) su un intervento molto ruvido, in area viola, di Hugo su Zapata. Nota a margine… Un portiere (Sportiello nella fattispecie) non può indossare pantaloncini e calzettoni da gara, uguali a quelli dei suoi compagni di squadra.
Sassuolo – Torino 1-1 Fabbri – In una partita di normale amministrazione, rimane più di un dubbio sul gol segnato dal granata Obi. Acerbi, che rimette tutti in gioco (secondo la “squadra” di Fabbri) interviene sul pallone, perché dietro di lui, a probabile distanza di gioco, c’è Burdisso in netto fuorigioco.
Udinese – Spal 1-1 Doveri – Partita diretta con serenità (non facile da ritrovare dopo le tante polemiche post derby di Coppa Italia) e portata in fondo senza nessun patema d’animo.
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