Ora i Viola sanno chi sono. Ma gli esami non finiscono mai
Adesso quello che conta di più è la continuità. Terza vittoria consecutiva, primo tabù sfatato. Seconda gara di fila senza subire gol. La Fiorentina sorride, senza però alzare la testa. C’è subito il Crotone, altro esame da puntare a passare a pieni voti e poi il big match contro la Roma, una delle grandi del campionato. Con due mesi in più nelle gambe, con nuove consapevolezze ritrovate e sempre con lo stesso pensiero in testa, scendere in campo per battere chiunque. Adesso, a differenza di qualche settimana fa, i Viola sanno davvero chi sono e dove possono provare ad arrivare. Anche se i conti, ripetono come un mantra tutti, si faranno alla fine. Ci hanno messo otto giornate per chiudere in un angolo le due sconfitte di inizio stagione con gli zero punti in classifica. Quelle due bastonate, insieme a quella di Verona col Chievo, sono state la medicina migliore. Lo sa Pioli, lo sa Astori e lo sa pure Cholito, che dalle lacrime di disperazione per il gol casalingo che non voleva arrivare, all’improvviso è esploso sotto la Fiesole battendosi il pugno sul cuore. Adesso, imboccata la strada, restano solo da evitare le buche.
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