Pizzul: “Firenze, fidati di Pioli”
Il giornalista, tifoso friulano: “Il tecnico sa quel che fa. Il modulo? Contano i giocatori”
Sono trascorsi quattordici giorni dall’inattesa e dolorosa sconfitta di Verona contro il Chievo e la Fiorentina, dopo la sosta per le Nazionali, ha la necessità di ritrovare la vittoria per migliorare la classifica e l’umore dell’ambiente. Di fronte, nella sfida del Franchi, ci sarà un avversario pronto a dar battaglia come l’Udinese di Luigi Del Neri. Per analizzare il match, ma anche per parlare delle varie tematiche di casa viola, il Brivido Sportivo ha intervistato Bruno Pizzul, giornalista e grande tifoso dei friulani.
Pizzul, come ha visto la Fiorentina in queste prime sette giornate di campionato?
«Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più dalla Fiorentina, ma al tempo stesso era immaginabile che la squadra avrebbe incontrato delle difficoltà data la campagna acquisti e la partenza di elementi importanti come Borja Valero, Kalinic e Bernardeschi. I nuovi si stanno integrando, ma serve ancora tempo e lavoro. In tutti i reparti c’è bisogno di migliorare: in questo avvio ho visto una squadra troppe volte disattenta in difesa e poco determinata in attacco. L’allenatore dovrà essere bravo a risolvere queste problematiche».
Anche lei, come molti altri, rileva un problema tattico in questa Fiorentina?
«Sono dell’idea che l’allenatore è la persona più indicata per mettere in campo i propri giocatori. Pioli ha il termometro della situazione, conosce le qualità che ha a disposizione e sceglie di conseguenza. Ci riempiamo troppo spesso la bocca con moduli tattici, quando è evidente invece che il calcio si basa soprattutto su altro. I moduli hanno una importanza relativa, perché i calciatori ricevono delle indicazioni ma poi in campo trovano la posizione a loro più congeniale».
Quindi non crede ci sia un problema tattico quando parliamo di Benassi?
«Guardi, le faccio un parallelo con l’Udinese: nella rosa dei friulani c’è Balic, che piace tantissimo ai tifosi ma che Del Neri non schiera praticamente mai. Ci sarà un motivo? Direi di sì. Lo stesso con Benassi… Se Pioli continua a schierarlo sulla trequarti significa che non lo vede in posizione più arretrata. Certe volte non capiamo le scelte degli allenatori ma dobbiamo fidarci».
Che idea si è fatto invece di Simeone?
«Il Cholito è un buon attaccante e un bel prospetto. Ha bisogno di crescere e farsi le ossa ma potrà certamente far bene in una piazza come quella fiorentina. In questo avvio di campionato ha sofferto un po’, ha avuto poche occasioni, ma ha timbrato il cartellino due volte. Deve ripartire da questo e lavorare per migliorarsi».
Mentre di Babacar cosa ne pensa?
«E’ un ragazzo ancora relativamente giovane e che non ha espresso tutto il suo potenziale. Capisco i tifosi viola che non sono soddisfatti del suo rendimento, ma dovrebbero avere un po’ più di pazienza. Secondo me potrà essere molto utile a Pioli nel corso della stagione».
Veniamo all’Udinese, come arriva alla gara del Franchi?
«L’inizio campionato dei bianconeri è stato brutto, adesso la squadra sembra essere in ripresa. C’erano delle aspettative da parte dei tifosi, perché nel finale dello scorso anno alcuni giocatori erano in crescita, invece fino ad ora hanno deluso. Non c’è dubbio però che la larga vittoria sulla Sampdoria abbia dato molto morale ai ragazzi di Del Neri, anche se mi è parso evidente che in quella partita siano stati fondamentali i demeriti degli avversari».
Quanto hanno perso i friulani cedendo Thereau?
«Thereau è un ottimo giocatore, ha fatto abbastanza bene in bianconero, soprattutto in passato. Ha qualità ma è un tipo indolente e anarchico tatticamente. Come tutti i talentuosi, se è in giornata negativa fa giocare la squadra in dieci uomini; se sta bene ed ha voglia può essere risolutivo».
Cosa risponde a chi dice che, classifica alla mano, la gara di oggi è uno scontro diretto?
«E’ troppo presto per giudicare le squadre e i giocatori. Ritengo che entrambi i club debbano stare attenti a non finire invischiati in acque agitate, ma che allo stesso tempo abbiano le carte in regola per salvarsi tranquillamente. La Fiorentina ha qualcosa in più dell’Udinese, tant’è che oggi verrà a Firenze per strappare un pareggio».
Secondo lei c’è spazio per i tifosi gigliati per sognare qualcosa in più rispetto alla salvezza?
«A mio parere sì. I viola termineranno certamente il campionato nella parte sinistra della classifica perché i nuovi arrivati non possono che migliorare. Pioli e il gruppo hanno bisogno di serenità per lavorare, per trovare uno spirito di squadra e le giuste intese. Vedrete che col passare delle settimane tutto migliorerà».
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