Pardo: “E’ mancato il salto di qualità”
Il telecronista Mediaset: “La Fiorentina non ha avuto voglia e forza di alzare l’asticella”
E’ ormai da anni il mattatore delle serate di Italia 1 con il suo Tiki Taka, programma cult del lunedì sera. Un talk show dal titolo esemplificativo: “Il calcio è il nostro gioco”. Ma è anche telecronista dallo stile inconfondibile, specializzato nel commentare la Champions sulle reti Mediaset. Pierluigi Pardo è diventato uno dei personaggi più noti del piccolo schermo quando si parla di pallone. E il Festival del Calcio è stata l’occasione per avvicinarlo, trattando con lui il tema più amato dal Brivido Sportivo: la nostra Fiorentina.
Pierluigi Pardo, che giudizio dà al delicato momento che sta vivendo la squadra di Pioli?
“Si sapeva che per la Fiorentina questo era un anno di ripartenza, quando vendi 8-9 giocatori importanti non può che essere così. Il tutto a fronte di acquisti che, in prospettiva, saranno interessanti. Attualmente la Fiorentina è una squadra giovane che deve trovare la sua quadra. Capisco che i tifosi oggi non comprendano l’operazione fatta ma in futuro potrebbe venire fuori qualcosa d’interessante. La Fiorentina ha venduto tanto per ricominciare un ciclo nuovo che, nel giro di 3-4 anni, le permetterà di puntare a traguardi più importanti”.
Secondo lei il problema sta nel modulo adottato da Pioli?
“Il problema più che nel modulo sta nella gestione delle partite. Intendo la gestione psicologica e mentale. Si è visto sul campo che la Fiorentina ha avuto degli sconvolgimenti psicologici. E’ mancata anche la fortuna. Ma soprattutto serve pazienza, parola che ai tifosi non piace. Comunque credo che Firenze sia la piazza giusta per poter far lavorare al meglio Pioli”.
Si parla molto di Federico Chiesa, lo vede già pronto per la nazionale maggiore?
“E’ un giocatore che, in un anno e mezzo, ha dimostrato di avere delle grandi qualità ma soprattutto la sfrontatezza e la personalità. Qualche volta ha anche provocato dell’elettricità in campo, questo è un bel segno perché significa che c’è del talento. La crescita dei giovani è sempre molto delicata, ci sono mille variabili, non ci si deve montare la testa. Ma io su Chiesa sono molto ottimista, diventerà un grande del calcio italiano. Se sia pronto adesso dipende dalle circostanze e da che cosa ha in mente Ventura”.
Cosa prevede nel futuro della famiglia Della Valle a Firenze?
“La proprietà non ha disinvestito, direi che è stato un anno di monetizzazione e di rivoluzione. Probabilmente non ha avuto la forza e la voglia di fare quel salto di qualità che i tifosi le chiedevano. Lo stesso accade anche in altre piazze, come per esempio a Roma per la Lazio dove i tifosi rinfacciano a Lotito l’incapacità di fare quel salto. Lazio e Fiorentina sono club che stanno sotto le big, con storie molto importanti alle spalle, ed è difficile spiegare alla gente che è quasi impossibile oggi competere con le grandi del campionato. Non credo ci sia la reale volontà di vendere da parte dei Della Valle, ci sono soltanto stati momenti di forte attrito con la piazza fiorentina”.
I commenti sono chiusi.