Pioli si presenta: “Voglio solo chi è disposto a dare tutto per questa maglia”
Semplice e diretto. Zero fronzoli, zero giri di parole. Nel giorno della presentazione a stampa e tifosi, Stefano Pioli ha mostrato una dialettica diametralmente opposta rispetto al suo predecessore Paulo Sousa. “Spero che la mia faccia riesca a esprimere la felicità di essere di nuovo qui. Ho sempre desiderato essere l’allenatore della Fiorentina. Per me è un cerchio che si chiude. L’esperienza a Firenze da calciatore è stata la più importante della mia carriera. Quelle stesse emozioni vorrei provarle adesso da allenatore. Mi auguro che questa avventura possa durare molto a lungo. Cercherò di far capire ai giocatori quanto sia importante indossare questa maglia con onore”. Meno di cento parole che dicono tutto. Tanto che potrebbe anche chiudersi qui la sua conferenza. Ma le domande incalzano e aiutano ad approfondire alcuni concetti chiave: “Crediamo che possa cominciare un nuovo ciclo. Ci saranno dei cambiamenti, cercheremo di prendere dei giocatori giovani e italiani. Vorrei una squadra sempre propositiva”.
Giovani, italiani… un progetto nel quale dovrebbe entrare di diritto anche Federico Bernardeschi. Di diritto, ma non per forza: “Chiamerò tutti i giocatori su cui intendo puntare, dunque anche Bernardeschi. Ma io non devo convincere o pregare nessuno. Chi vuole restare dovrà farlo con la voglia di dare tutto per questa maglia. Se qualcuno ha dei dubbi è bene che lo dica subito. Voglio gente che dia l’anima in campo”.
E come la mettiamo con la questione contestazione e con i Della Valle sempre più lontani da Firenze? “Ho incontrato i Della Valle e nei loro occhi ho visto delusione per come sono andate le cose quest’anno, ma anche entusiasmo e voglia di ripartire. Mi hanno chiesto di tornare a far divertire e questo sarà il nostro primo obiettivo. Spero di poterli riportare allo stadio. Per ottenere il massimo dovremo stare tutti uniti”.
A Firenze si attende un trofeo da tempi biblici… Pioli è convinto di poter infrangere il tabù: “Sono qui per smentire chi dice che resisto poco sulle panchine e che non sono capace di vincere. Lavorerò per conquistare un trofeo a Firenze. Non sarà facile ma ci proveremo con tutte le nostre forze”.
Idee chiare anche per quanto riguarda il modulo: “Per la rosa che abbiamo a disposizione adesso il più adatto è il 4-2-3-1. Comunque sarà un sistema dinamico e in grado di cambiare in base alle caratteristiche delle partite e degli avversari”.
Sui singoli parole di zucchero per Saponara e Borja Valero: “Saponara ha grande talento e grandi potenzialità che vogliamo tirargli fuori al più presto. Borja Valero è un giocatore intelligente, dunque non avrà difficoltà a trovare la giusta posizione in campo. Mi è sempre piaciuto molto”.
C’è spazio anche per un pizzico di amarcord: “Chi ruberei alla mia vecchia Fiorentina? Senza dubbio Roberto Baggio, il più forte giocatore con cui abbia mai giocato. Ma vorrei anche Carlos Dunga, la sua personalità ci farebbe molto comodo”.
Insomma l’esame delle parole è promosso a pieni voti, presto arriverà anche il giudizio più duro, quello del campo, che darà il suo inappellabile responso.
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