Manuel Rui Costa, il “Maestro” innamorato di Firenze. Il video
“Quando andavo ad allenarmi, lasciavo la macchina davanti al Bar Marisa, fuori dal Franchi, per potermi godere del calore dei tifosi una volta uscito dagli spogliatoi…”
Manuel Cesar Rui Costa è anche questo. Un campionissimo che non ha mai perso la dote dell’umiltà e che ha amato visceralmente Firenze, i fiorentini e la Fiorentina. Quando giocava lo chiamavano “O Maestro”, il maestro, perché dispensava tocchi poetici, dribbling sinuosi, assist col contagiri e, ogni tanto, segnava anche qualche gran gol. Umiltà ed eleganza, con la maglia numero 10 della Fiorentina sulle spalle. Quella di Giancarlo Antognoni e proprio a Giancarlo Antognoni somigliava per quella caratteristica propria dei fuoriclasse: anche lui giocava “guardando le stelle”, accarezzava il pallone tenendo la testa alta, per vedere il campo prima degli altri.
La storia di Rui Costa a Firenze è fatta di sette magnifici anni, pochi trofei, ma immensamente goduti: due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, vinta sul prato di San Siro contro il Milan (quella che sarà la sua seconda squadra italiana). In totale 256 partite e 50 reti in maglia viola ma, soprattutto, tanto amore. Tanto è vero che disse di no più volte a Vittorio Cecchi Gori che tentava di venderlo per ripianare i disastrati conti della sua Fiorentina. Prima al Parma, poi alla Lazio. Rui disse no, litigando col presidente. Poi capì che non c’era altra strada e accettò che la sua anima fosse “venduta al Diavolo” per 85 miliardi di lire. Prima di lasciare Firenze volle salutare tutti i tifosi e, in un caldo pomeriggio estivo, la Maratona del Franchi si riempì per abbracciare “il portoghese” che pianse a dirotto.
E oggi (29 marzo), nel giorno del suo 45 compleanno, noi del Brivido Sportivo vogliamo fargli gli auguri più sinceri: buon compleanno Rui!
Ecco il video delle sue giocate più belle tratto da youtube:
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