Irrati a Roma non vede viola… I precedenti
Buona la prova del “quasi pensionato” Carmine Russo (a fine anno lascerà i quadri tecnici della serie A) nel recupero della 19esima giornata di andata, non disputata alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia, più per l’inagibilità delle tribune che del campo di gioco dell’Adriatico del capoluogo abruzzese. Sono 3 gli episodi salienti su cui mi soffermerò più approfonditamente. Il primo è il vantaggio del Pescara, dove Caprari è in posizione di fuorigioco, però non influente, nel momento in cui Biraghi riceve palla da un compagno vicino alla linea laterale sul fronte d’attacco sinistro della squadra adriatica, Biraghi a quel punto passa la palla allo stesso Caprari, che si, è più avanti del compagno di squadra, ma non del pallone, con il quale è perfettamente allineato e che fa testo per essere in posizione di offside, dovendo essere più avanti della linea del pallone per essere in fuorigioco (in questo senso ci ha dato una mano anche il taglio dell’erba); quindi il gol abruzzese è perfettamente regolare. Il 2° episodio è un intervento di Tomovic su Memushaj al 20° del 1° tempo, situazione in cui il difensore viola entra in scivolata, quasi alla disperata, sul capitano pescarese colpendo, è vero, il pallone, ma anche, contemporaneamente, la coscia destra del n° 8 albanese della squadra di Oddo. Se Russo avesse ammonito Tomovic, con conseguente espulsione per doppio giallo, era già stato ammonito prima il difensore viola per fallo su un attaccante pescarese, e concesso il penalty al Pescara, non ci sarebbe stato, a mio avviso, da gridare allo scandalo. Terzo ed ultimo episodio al 9° della seconda frazione di gioco, che è anche il più facile da analizzare, il gol annullato a Babacar per fuorigioco. Sulla punizione, dalla sinistra, che Ilicic calcia sul palo alla sinistra di Bizzarri, la posizione del centravanti viola al momento del tiro dello sloveno stesso, è di poco, ma nettamente, al di là di tutti i difensori pescaresi, per cui giusto annullare la ribattuta in rete del “panterone” gigliato. Bravo in questa occasione, come nel gol concesso agli abruzzesi, l’assistente n° 1 Riccardo Di Fiore di Aosta, a cui va il mio plauso.
Massimiliano Irrati sarà l’arbitro che martedì prossimo alle 20,45 dirigerà la gara fra Roma e Fiorentina all’Olimpico di Roma, si spera rimesso in sesto, dopo che domenica ci saranno passati i 30 “gladiatori“, che daranno vita all’incontro, valevole per il Trofeo “ VI nazioni” di rugby, fra l’Italia di Mr. O’Shea ed il Galles allenato da Rob Howley. L’avvocato pistoiese, martedì prossimo taglierà, rimanendo in gergo “palla ovale”, il traguardo dei 67 caps nella massima serie e, il bilancio con i viola (fra l’altro è nato a Firenze), non arride particolarmente alla squadra allenata da Paulo Sousa, infatti nelle 3 partite dirette, sempre fuori casa, si annoverano un pareggio ad Udine 2-2, con doppietta di Gomez (che fece anche un po’ di polemica), e 2 sconfitte, entrambe a Roma, la prima nello scorso campionato 4-1 sponda giallorossa e la seconda quest’anno (17°) 3-1 sponda biancoceleste. Probabilmente Irrati, che non sta facendo una buonissima stagione, sta sentendo un po’ troppo la responsabilità di essere diventato internazionale (dal 1° gennaio al posto di Damato di Barletta) e non va in campo al massimo della serenità emotiva. Speriamo che cominci ad arbitrare come sa, lasciando la zavorra emozionale negli spogliatoi, da martedì. Sperando che non ci si realizzi il famoso detto auguro un grosso “ In bocca al lupo “ a lui, ed agli undici ragazzi con la maglia viola che scenderanno in campo!
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