Tello te… no per stasera teniamocelo noi!
Tello te…. No! per una sera teniamocelo noi! Lo spagnolo figlio del vivaio del Barcellona, spesso (giustamente) criticato e a volte (eccessivamente) deriso dal popolo viola si prende la scena e regala alla Fiorentina una vittoria che pareva ormai impossibile. E sarebbe stato un bagno di sangue perché, contro un Pescara davvero impresentabile, non vincere questa partita avrebbe aperto una crisi forse irreversibile, che la Fiorentina ha rintuzzato grazie alla prodezza dell’esterno iberico (sul primo gol) e anche alla fortuna (sul secondo) arrivato all’ultimo respiro dei 5’ di recupero, in seguito a un cross tagliato che nessuno tocca, ingannando il povero Bizzarri, portiere degli abruzzesi, reattivo quanto un bradipo appollaiato sul proprio albero.
Così la Fiorentina di Sousa cancella un primo tempo inguardabile, nel quale la difesa viola, priva di Astori e Gonzalo Rodriguez e con un Tomovic in versione horror, fa acqua da tutte le parti, incassando con disarmante passività la rete del vantaggio pescarese firmata dal giovane Caprari. Quarantacinque minuti nei quali, oltre al reparto arretrato, Ilicic e Badelj hanno mostrato la corda di un’avventura alla quale, forse, non credono più. E con un Babacar, che definire “abulico e poco combattivo” è un complimento immeritato. Poi, nella ripresa, i gigliati sono riusciti a ribaltare la partita. Decisiva la doppietta dello spagnolo, ma anche l’ingresso di Federico Chiesa che, a dispetto dell’età verdissima, ha scosso la Fiorentina, dimostrando che solo con grinta, energia e carattere si può continuare a inseguire una zona Europa, da stasera non più così lontana come prima della sosta natalizia. Adesso la Fiorentina ha agganciato il Milan (che però deve recuperare una partita facile contro il Bologna) e si è avvicinata ad Atalanta e Lazio. Però, senza la “garra” messa in campo dal giovane figlio d’arte e da pochi altri, non si va da nessuna parte. La partita dell’Olimpico di Roma è alle porte e, contro i giallorossi, una Fiorentina del genere farebbe bene a non scendere neppure in campo. Il tempo per riordinare le idee e cambiare atteggiamento c’è. Basterebbe averne voglia…
I commenti sono chiusi.