Andrea Pazzagli, il ricordo di un fiorentino che vinse la Coppa dei Campioni
La maglia della Fiorentina l’ha vestita solo nelle giovanili, poi è andato a cercar fortuna (trovandola) altrove. Ma Firenze era la sua città. Qui era nato il 18 gennaio del 1960 e, proprio oggi, avrebbe compiuto 57 anni.
Andrea Pazzagli se n’è andato troppo presto, stroncato da un infarto a soli 51 anni, ma il suo ricordo è ancora vivo e non solo per le sue prodezze da portiere.
Dalla Fiorentina se n’è andato nel 1977, cambiando diverse maglie prima di affermarsi. Bologna, Imolese, Catania, Udinese fino al ritorno a Firenze per indossare la casacca della Rondinella nel 1983-84. In biancorosso arriva la consacrazione e Pazzagli viene chiamato dal Perugia, poi l’Ascoli e infine il Milan di Arrigo Sacchi, quello degli olandesi, con il quale vince una Coppa dei Campioni, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali.
A fine carriera entra nello staff tecnico della Federazione come preparatore dei portieri e si diverte a scrivere e interpretare canzoni. Il suo secondo disco, intitolato “Spero che esistano gli angeli”, era stato premiato per i suoi contenuti da Mogol, l’autore più celebrato della musica leggera italiana.
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