Gianni Di Marzio: “Firenze, fidati di Corvino. Sousa ha solo detto la verità”
La Fiorentina è alla ricerca di una grande prestazione e dei tre punti davanti al proprio pubblico dopo la brutta serata del Franchi in Europa League con il Paok di Salonicco e la controversa sconfitta di Milano contro l’Inter. Proverà in tutti i modi a rendere complicata la gara il Palermo, una delle ultime in classifica ma con buone individualità: uno su tutti il sorprendente bomber Nestorovski.
Per parlare della partita, ma anche la stagione della Fiorentina, abbiamo intervistato Gianni Di Marzio (nella foto, tratta da gianlucadimarzio.com, con Diego Maradona), ex tecnico dalla grande esperienza, oltre che dirigente sportivo e commentatore televisivo. Un uomo che ha frequentato tante panchine del calcio in tutte le categorie, tra cui quella del Napoli, del Genoa e dello stesso Palermo, di cui oggi è consulente sportivo e uomo di fiducia del presidente rosanero Maurizio Zamparini.
Gianni Di Marzio, che impressione le ha fatto la Fiorentina fino ad ora?
«I viola mi hanno fatto una buona impressione, ho visto una squadra capace di cambiare modulo e trovar nuove soluzione di gioco. E questo è merito di Sousa. Poi, è evidente che sono stati persi dei punti per strada, punti preziosi per entrare in Europa, ma ci sta».
Come giudica la situazione relativa a Sousa? I tifosi sono piuttosto polemici per alcune sue dichiarazioni.
«Non capisco perché i fiorentini abbiano reagito così alle parole dell’allenatore, cosa ha detto di sbagliato? Che il club gigliato non è il Barcellona o il Real Madrid, mi sembra evidente. Anzi, qualcuno dovrebbe ringraziare il portoghese per le sue parole, ha fatto fare al valore del giocatore un balzo in avanti incredibile. Basta polemiche, Firenze è una delle città più belle del mondo, la Fiorentina un’ottima squadra e una società seria, non perdetevi in un bicchier d’acqua».
A Firenze in questi giorni l’uomo del momento è stato Bernardeschi. Si aspettava una maturazione così? Dove può arrivare questo giocatore?
«Conosco bene il ragazzo e devo dire che mi aspettavo la sua esplosione molto prima. Non è una sorpresa, anzi è in ritardo di un paio d’anni rispetto alle mie previsioni. Il numero dieci viola è un ottimo giocatore ed ha grandi margini di miglioramento. Dove può arrivare? Dipende molto da come si allena e come vive la sua professione: se riuscirà a trovare una continuità di rendimento, potrà ritagliarsi un ruolo importante in Nazionale e, come ha detto Sousa, ambire a giocare in un top club europeo; se invece non riuscirà ad essere continuo, sarà un ottimo giocatore ma niente di più. Dipende solo da lui!».
Cosa ne pensa del ritorno di Corvino nel capoluogo toscano? Come le è sembrato il mercato estivo?
«Pantaleo è un maestro assoluto, è un grande conoscitore di calcio e sa circondarsi di ottimi collaboratori. Un tempo girava continuamente l’Italia e non solo, tant’è che quando lo incontravo in treno scherzavo con lui dicendogli che faceva il ferroviere, adesso invece ha collaboratori sparsi nel mondo e si muove molto meno. Credo che il mercato estivo della Fiorentina sia stato buono, certamente conforme a quelle che erano le esigenze della società. Nella prossima sessione si comincerà a vedere di più la sua mano, vedrete che migliorerà il già buon livello tecnico della Fiorentina. Da dirigente navigato saprà anche risolvere la situazione un po’ complessa che si è venuta a creare in seno al club nell’ultimo periodo. Fidatevi di lui».
Intanto questa sera si gioca Fiorentina-Palermo… Che partita si aspetta?
«Dipende da che Fiorentina sarà: se i viola giocheranno con determinazione e concentrazione, sono superiori agli avversari. Abbiamo visto però che i gigliati talvolta entrano in campo con un pizzico di sufficienza e potrebbero pagare un prezzo salato. Mi aspetto comunque una gara abbastanza combattuta, con la Fiorentina che cercherà di fare il suo gioco e imporre il proprio possesso».
Chiudiamo con una previsione: in che posizione di classifica vede i viola a fine maggio?
«La Juventus è anni luce avanti a tutte le altre; dietro di lei c’è un gruppone di squadre in cui rientra anche la Fiorentina. Ritengo però che ci siano club più attrezzate, rose più forti di quella viola, quindi vedo i ragazzi di Paulo Sousa in Europa League, non di più ma neppure di meno».
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