Europa League, da fastidiosa fatica a toccasana
Ilicic che si sblocca, Kalinic che non sbaglia più un colpo e la sorpresa Cristoforo. Questi i tre nomi scritti sul tabellino dei marcatori viola nella gara del Franchi contro lo Slovan Liberec. La Fiorentina è ormai a un passo dalla qualificazione ai sedicesimi di Europa League che, a meno di sorprese, sarà centrata aritmeticamente nel prossimo turno che vedrà i gigliati impegnati ancora in casa contro il Paok Salonicco, il prossimo 24 novembre. Sulla carta basterebbe un punto, ma Paulo Sousa chiederà, ovviamente, la vittoria per non correre rischi di perdere clamorosamente il primo posto, visto che il Qarabag (già battuto nel primo match per 5-1) ha comunque 7 punti e dovrà essere affrontato a Baku l’8 dicembre, nell’ultima partita del girone.
Quasi una passeggiata, insomma, in una competizione che, a differenza dello scorso anno, sta vedendo la Fiorentina padrona del suo (modesto) girone.
Altro che fastidio, l’Europa sta diventando un toccasana perché se fu proprio grazie alla vittoria di Liberec che i viola recuperarono un po’ di fiducia, in mezzo a una fase profondamente negativa del campionato, anche ieri notte dalla partita contro i cechi sono emerse certezze e novità positive: un centravanti (Kalinic) in forma strepitosa, un trequartista (Ilicic) che sembra essersi finalmente acceso e dispensa calcio sopraffino, un centrocampista (Sanchez) che, quando è chiamato in causa, si conferma solido e prezioso. Fin qui le certezze.
Tra le novità, invece, ci sono il giovane Chiesa che, appostato sulla destra, dimostra talento, coraggio e personalità, seppur ancora in una fase di apprendistato. Poi c’è l’uruguagio Cristoforo, arrivato a Firenze tra lo scetticismo generale, che sfrutta al meglio l’occasione offertagli da Sousa, mettendosi in luce e rispondendo presente alla chiamata del suo allenatore.
Insomma, visti i benefici che apportano sotto il profilo dell’autostima, generale e individuale, ben vengano le fatiche europee. Note negative? Qualcuna sì: il minutaggio troppo ridotto per Babacar che, così, rischia d’intristirsi e chissà come l’avrà presa Zarate l’ennesima esclusione stagionale? Ma al calcio si gioca in undici e non tutti possono essere accontentati…
I commenti sono chiusi.