Valeri quasi perfetto nel derby dell’Appennino, a parte una “licenza poetica”
Anche se mancano 2 partite, dove fra l’altro sono impegnati 2 arbitri importanti, un Top Uefa, Tagliavento (Udinese – Torino) ed un altro che diventerà molto presto Internazionale, Irrati (Cagliari – Palermo), abbiamo un quadro abbastanza chiaro della giornata n° 11, dalla quale possiamo estrapolare alcune evidenti situazioni.
Rocchi in Juve – Napoli, si è confermato in maniera assoluta n° 1 stagionale, dirigendo alla grandissima una partita mai banale, come quella fra bianconeri ed azzurri, impreziosita quest’anno anche dall’affaire Higuain. Bravo!
Nelle restanti partite, dopo un periodo abbastanza difficile, sono riemersi discretamente Pairetto e Fabbri, mentre l’ormai recidivo Calvarese, in Lazio – Sassuolo ha la “ bravura” di scontentare entrambe le compagini, e non è mai facile… il romano Doveri nega un rigore al Milan per una trattenuta di Coda su Bacca molto evidente, Mazzoleni, fa se stesso… facendo confusione, come quasi sempre, con l’aspetto disciplinare, mentre Di Bello fallisce parzialmente il primo vero esame di maturità in Empoli – Roma (0-0), dimostrando ancora qualche limite di personalità. Non sempre quando un giocatore cade in area è automatico rigore – simulazione.
Parlando poi di Valeri direttore di gara del derby dell’Appennino, che ha toni sempre più consunti e sbiaditi via via che passa il tempo, possiamo dire che ha fatto una più che discreta gara, sbagliando poco o nulla. Solo nell’occasione dell’ammonizione a Nikola Kalinc, per contatto con il portiere felsineo Da Costa, ha voluto fare un po’ il “fenomeno”. D’altra parte nell’occasione del rigore- espulsione e dello stesso penalty fatto ripetere era stato perfetto, e quindi gli concediamo qualche “licenza poetica”, come un’ammonizione molto forzata per compiacere la squadra di casa in evidenti ambasce tecniche e psicologiche.
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