Campriani: “Viola aggiusta la mira, col Milan vale doppio”
Al Franchi arriva il Milan e la Fiorentina vuole i tre punti: un po’ perché in campo c’è Montolivo, un po’ perché in panchina siederà Montella, e soprattutto perché i ragazzi di Sousa vogliono lottare per traguardi importanti. Con loro ci sarà, come sempre, la grande spinta del pubblico di Firenze, il famoso dodicesimo uomo.
Per parlare della grande sfida, il Brivido Sportivo ha intervistato un atleta che di traguardi importanti se ne intende, Niccolò Campriani, fresco vincitore di due medaglie d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, una nella carabina 10 metri e l’altra nella carabina 50 metri tre posizioni. L’unico componente della squadra azzurra di Rio a portare a casa un doppio trionfo olimpico, un primato che ha reso orgogliosa tutta Firenze, la città dove è nato nel 1987. E la Fiorentina lo ha voluto omaggiare, come grande tifoso viola, invitandolo alla festa dei 90 anni.
Campriani che emozione è stata la partecipazione ai novant’anni della Fiorentina?
«E’ stata una bellissima serata di sport e di festa, è stato toccante veder sfilare tanti ex giocatori della storia viola. Sono stato felicissimo di partecipare e anzi colgo l’occasione di ringraziare la società perché è sempre molto sensibile verso i campioni olimpionici. Tant’è che quella sera, in prima fila, insieme a me c’erano anche Rachele Bruni e Andrea Benelli».
In quell’occasione ha parlato con Andrea Della Valle? Cosa vi siete detti?
«Beh, ci fu una gag piuttosto simpatica perché la prima cosa che mi disse il Presidente fu riguardo alla foto uscita sui giornali qualche giorno prima in cui ero ripreso insieme a Elkann. Della Valle mi chiesto subito spiegazioni [ride]. Fu molto simpatico! Poi ci scambiammo un pensiero: io gli portai il gagliardetto della spedizione olimpica di Rio e lui mi dette la maglia viola».
Veniamo al campo: che Fiorentina sta vedendo fino ad ora?
«Nelle prime giornate la squadra mi è sembrata un po’ lenta e prevedibile, meno pimpante. Probabilmente è dipeso dal fatto che a inizio stagione il motore è ancora in rodaggio. Poi è arrivata la vittoria sulla Roma che ha restituito speranza e infine il mezzo passo indietro di Udine. Sono molto curioso di vedere le prossime partite, per vedere se i ragazzi di Sousa riusciranno a tornare sui livelli dello scorso anno».
A cominciare da Fiorentina-Milan…
«Certo, è una partita molto importante e delicata. E’ vero che non sono questi tre punti a fare la differenza, il campionato è ancora molto lungo, ma le vittorie conquistate all’inizio di un torneo hanno il potere di rinvigorire, di dare fiducia. Succede anche a me nel mio sport: un colpo vale un colpo, ma all’inizio valgono il doppio o il triplo in termini di morale».
Che partita dobbiamo aspettarci?
«Credo sarà una gara equilibrata, non penso ci sarà una goleada. Entrambi gli allenatori sono tecnici capaci e attenti, penso riusciranno a limitarsi a vicenda. Non ho visto una grande Fiorentina per il momento, ma anche il Milan non mi sembra stia bene. I viola dovranno essere bravi ad approfittare delle debolezze della squadra di Montella, ma servirà molta concentrazione perché tra le fila dei rossoneri ci sono ottimi giocatori».
Chiudiamo con una previsione, dove può arrivare la Fiorentina in campionato?
«A mio parere abbiamo le carte in regola per giocarcela con tutte, ma tutto dipende dallo spirito con cui si entra in campo e con l’approccio alla gara. Se la Fiorentina gioca come sa può arrivare subito dietro le prime tre».
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