Mazzoleni, tra errori e scarsa personalità
Turno orfano dei 4 direttori di gara “Elite” della UEFA per vari motivi: Tagliavento aveva diretto nella giornata precedente, Rocchi ed Orsato al raduno Fifa a Zurigo, propedeutico al mondiale 2018 russo ed al VAR (Video Assistant Referee – la famosa moviola in campo, per capirsi ) e Rizzoli in Andalusia, a Tarifa, per sposare la “sua” Chicca. La quinta di campionato ha evidenziato il più che buon comportamento del “Can B” Ghersini (Atalanta – Palermo ), candidato numero 1 a dirigere fra i “grandi” nel prossimo anno, e la contro performance dell’Internazionale Damato, destinato a lasciare i gradi, probabilmente, al pistoiese Irrati a fine anno, in Genoa – Napoli. Partita nella quale il fischietto pugliese, conterraneo di Ettore Fieramosca, nega 2 rigori, più che evidenti, ai ragazzi di Mister Sarri.
Per quanto riguarda Mazzoleni, arbitro di Udinese – Fiorentina, devo dire che non mi ha entusiasmato più di tanto. Ha iniziato la gara non ammonendo De Maio e Perica per 2 brutti falli, rispettivamente su Zapata e Milic ed ha proseguito dando un rigore ai viola, non clamorosissimo, perché Babacar, appena si sente trattenuto sul braccio sinistro (giusto un attimo) da Ali Adnan, che non verrà nemmeno ammonito (?), si lascia cadere, modello Dzeko. Mazzoleni, poi, ha concluso non espellendo il viola Milic, già ammonito, per un brutto fallo su Badu, lanciato in una pericolosa ripartenza.
Il fischietto orobico ha dimostrato, ma non è una novità, anche scarsa personalità (la prima dote che dovrebbe avere un arbitro), facendosi accerchiare dai giocatori friulani che reclamavano (giustamente, ribadisco) per la mancata espulsione di Milic. Sbagliando due volte perché, se hai preso una decisione, giusta o errata che sia, la devi comunque difendere, non permettendo a nessuno di inscenare una indegna gazzarra intorno a te.
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